L’ex Sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, è stato condannato a risarcire 46 mila euro al Comune di Alcamo, per aver affidato un incarico definito dalla Corte dei Conti, “illegittimo perché conferito al di fuori dei limiti posti dal legislatore regionale“. Scala dovrà inoltre pagare allo Stato le spese di giudizio che ammonterebbero a circa 450 euro. La condanna riguarda l’incarico affidato tra il 2007 e il 2008 al consulente Liborio Ciacio, secondo i magistrati contabili il primo cittadino non era legittimato a farlo.
Per la Corte dei Conti, il consulente Ciacio, oltre ad essere sprovvisto di una Laurea la sua qualifica di tecnico agrario enologo è priva di qualsiasi ragionevole collegamento con l’attività da espletare.
Sebbene gli amministratori pubblici hanno un certo grado di autonomia non li esime – si legge nella sentenza – dal rispetto del canone di ragionevolezza e di quello del buon andamento della pubblica amministrazione, al fine precipuo di scongiurare che “la previsione dell’assunzione (sia pure a tempo determinato) di personale sfornito dei requisiti normalmente richiesti per lo svolgimento delle funzioni che è destinato ad espletare determini l’inserimento nell’organizzazione pubblica di soggetti che non offrono le necessarie garanzie di professionalità e competenza.
Per quanto riguarda invece l’altro l’incarico contestato, affidato tra il 2002 e il 2008 ad Antonio Fundarò, attualmente consigliere comunale, la richiesta della procura contabile è stata rigettata (per fundarò la cifra contestata in danno erariale era di 94 mila euro). Su questa vicenda Scala era stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e falsità ideologica, condannato in primo grado ad un anno e due mesi di reclusione è stato assolto successivamente in appello “perchè il fatto non sussiste”.
Sebbene dal punto di vista penale l’ex Sindaco Scala ne sia uscito con l’assoluzione, dal punto di vista della responsabilità amministrativa è arrivata lo stesso una condanna parziale che non gli ha permesso di chiudere completamente questa vicenda.