La seduta del Consiglio Comunale del 22 Maggio 2017 è stata caratterizzata dal dibattito sulle modifiche da apportare al Regolamento del Consiglio Comunale e da tre rinvii.
Nello specifico un rinvio di alcuni minuti per poter stampare gli undici emendamenti presentati dalla maggioranza sulle modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale, uscito fuori dai lavori di una Commissione creata ad Hoc per apportare modifiche al Regolamento. Particolarità di questa commissione è che ne fanno parte sia i componenti della 1a Commissione, che i Consiglieri di quei gruppi che non sono rappresentati nelle Commissioni. Quindi è facile immaginare che la maggioranza in Consiglio non lo sia in questa Commissione.
Un secondo rinvio, durato un’ora, si è reso necessario perché non essendo presenti alcuni esponenti della maggioranza veniva a mancare il numero legale.
Ma passiamo al dibattito. Il primo intervento è stato quello di Piera Calamia, esponente della maggioranza e Presidente della Commissione citata. Calamia ha parlato di clima di dialogo in Commissione, che ha portato a dei risultati, tra gli altri quello di eliminare lo spreco della carta, di rimodulare le competenze di alcune Commissioni. Di seguito è intervenuta Anna Allegro di Noi X Alcamo che ha affermato che non si aspettava tutti questi emendamenti da parte della maggioranza. Sempre di critica alla maggioranza l’intervento del Consigliere di ABC Gino Pitò, che in primis ha espresso il proprio disappunto e poi ha sottolineato che le regole che usciranno fuori dal dibattito sul regolamento riguarderanno pure il futuro. Infine sempre Pitò ha ricordato che in Commissione si era mediato, quindi si è detto amareggiato da questo atteggiamento da parte della maggioranza, che alle 21.00 presenta 11 emendamenti. Sullo stesso tono l’intervento di Mauro Ruisi, sempre di ABC, che ha proposto una sospensiva e si è soffermato sulla particolarità della Commissione per il Regolamento del Consiglio Comunale. Nello specifico Ruisi ha ravvisato che gli emendamenti riguardassero articoli non oggetto di modifiche da parte della Commissione, quindi inammissibili. Ruisi per questo ha chiesto il parere tecnico. A rispondergli il Presidente del Consiglio Comunale, Baldo Mancuso, che ha affermato: il parere dei tecnici è che sono ammissibili. Ruisi ha ribadito e subito dopo è intervenuto il Segretario Generale, Bonanno, che ha precisato: ammissibilità o inammissibilità deve decidere il Presidente del Consiglio Comunale, ma contemporaneamente ha portato un esempio, un utile elemento di riflessione, cioé che in un comune è avvenuta una proposta di delibera sull’ICI, c’è stato un emendamento sulle aliquote e il CORECO ha annullato per estraneità di materia.
Dopo Bonanno l’intervento della Consigliera UDC Norfo che ha parlato criticamente di “democrazia 5 Stelle” e ha sottolineato che gli 11 emendamenti stravolgono il lavoro della Commissione, dove la maggioranza è minoranza e quindi non poteva agire “a colpi di maggioranza”.
Dai banchi della maggioranza è intervenuto il Consigliere Viola che ha espresso il proprio favore sugli emendamenti, che sono stati presentati in Consiglio perché è la sede naturale.
Dai banchi dell’opposizione è intervenuto di nuovo Ruisi che ha specificato la differenza tra sostanza e forma, in sintesi ha affermato che se si crea la commissione ad hoc si deve accettare il risultato che esce fuori dal lavoro della Commissione stessa. Infine ha espresso di nuovo le proprie perplessità tecniche, precisando che il suo non è un giudizio sul merito degli emendamenti, proponendo una sospensiva così da riportare la delibera in Commissione.
A ribadire che è il Consiglio il luogo deputato a decidere il Consigliere 5 Stelle Salato, invece a sottolineare ancor di più la particolarità della Commissione il Consigliere del Partito Democratico, Cracchiolo, che ha riaffermato che il risultato uscito fuori dal lavoro della Commissione è frutto di mediazione, avvenuta in una Commissione particolare perché è quella dove c’è la rappresentanza di tutto il Consiglio Comunale.
In sintesi un dibattito, che è continuato, tra chi, la maggioranza, metteva in evidenza che il Consiglio è la sede deputata e chi, l’opposizione, che invece metteva in risalto la particolarità della Commissione creata ad hoc, dove sono rappresentate di tutte le forze politiche, e il fatto che gli emendamenti andavano a toccare tematiche non affrontate dalla Commissione.
Il risultato è stato un’altra pausa chiesta dalla maggioranza e dopo questa il voto unanime per la sospensiva, così il tutto tornerà in Commissione per il Regolamento del Consiglio Comunale.