CASTELLAMMARE DEL GOLFO. È in corso la raccolta delle olive nel terreno del bene confiscato alla mafia di contrada Crociferi a Castellammare del Golfo. Si è svolta ieri infatti la prima giornata di raccolta da parte dei volontari delle associazioni “Castello Libero Onlus”, del locale presidio di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e del gruppo scout Agesci Castellammare 1. La prima giornata di lavoro ha prodotto oltre 500 chili di olive.
Come ogni anno la raccolta delle olive nel terreno strappato all’organizzazione mafiosa sarà utilizzata per finalità sociali: “Parte dell’olio ricavato – spiegano i volontari – sarà donato all’associazione “L’Arca, banco di solidarietà” presieduta da Francantonio D’Angelo, che fa parte della Fondazione Banco Alimentare (che sabato scorso ha effettuato la raccolta alimentare nei vari supermercati di Castellammare, ndr), che si occupa appunto di assistenza alimentare per le famiglie di Castellammare in grave stato di bisogno. Un’altra parte invece sarà utilizzato durante i campi estivi che “Libera” tiene ogni anno nel bene confiscato. Siamo qui insieme – concludono – per costruire un mondo corresponsabile partendo dalla cura del bene comune”.
Il bene in questione con annesso uliveto è stato affidato nel 2012 dall’ex amministrazione comunale guidata dall’ex Sindaco Marzio Bresciani all’associazione “Castellolibero Onlus” in partenariato con le altre associazione. Le associazioni hanno ottenuto il bene per trent’anni e nel 2014 con il progetto “da Cosa Nostra a Casa Nostra” sono risultati vincitori del bando pubblico “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” promossa dal Ministero per la Coesione Territoriale e dal Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, ottenendo un finanziamento di circa 220 mila euro per la ristrutturazione del bene e per le attività al suo interno.
Dall’inaugurazi0ne avvenuta nel gennaio dello scorso anno sono passati tantissimi giovani: durante i laboratori del progetto destinato alle scuole, giovani immigrati per i corsi di lingue, tantissimi ragazzi venuti dal nord e dall’Europa per i campi estivi di “Libera”, diverse associazioni locali e tanti giovani scout. Uno spazio verde e ricreativo ritornato alla collettività che vuole essere sempre di più uno spazio rivolto ai giovani per la diffusione della legalità e del bene comune.
Dalle olive raccolte sui terreni confiscati alla mafia si produce un olio dal sapore unico: quello della legalità.