La “casa degli orrori” di Castellammare del Golfo tra violenze e minacce: “Presa di mira una 90enne”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Schiaffi, pugni, e maltrattamenti nei confronti di anziani inermi e malati, è questo quanto emerge dall’indagine condotta dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Alcamo guidati dal capitano Giulio Pisani e di Castellammare del Golfo guidati dal Luogotenente Luigi Gargaro che hanno portato questa mattina all’arresto di 4 persone che dovranno rispondere di sequestro di persona aggravato in concorso, violenza privata pluriaggravata continuata in concorso e maltrattamenti aggravati contro familiari e conviventi in concorso. In queste ore davanti il condominio della centralissima via Segesta a Castellammare del Golfo è un via vai di parenti che cercando di sapere le condizioni dei propri cari nella “casa degli orrori”. Si tratta della casa di cura “Comunità alloggio per anziani Rosanna”, sequestrata e affidata a un amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica. In manette sono finiti i 2 titolari della struttura Rosanna Galatioto e Matteo Cerni oltre a due operatori che operavano all’interno della struttura, Anna Maria Bosco e Marianna Rizzo.

“Mia madre – spiega una signora – non si è mai lamentata, però ultimamente diceva che voleva tornare a casa perché c’era “troppa confusione”. Il titolare era una persona molto sgarbata, ma non avevamo sospetti”. Sulla pagina facebook si vedono diversi video di feste e momenti ricreativi all’interno della struttura. In un post si legge: “Potete seguire la pagina per vedere tutte le nostre attività fatte con amore e semplicità”.

Dalle immagini diffuse dai carabinieri si vedono alcuni anziani legati e sbattuti violentemente contro  lo schienale della sedia. Tra queste una 90enne immobilizzata al letto, la vittima prediletta dagli operatori che sembrerebbe essere stata riconosciuta dalle immagini video dalla figlia:  “Sono sicura che  si tratta di mia madre, ha 90 anni ed è stata operata da poco al braccio e dal video sembra proprio lei. Questi bastardi – sottolinea ad Alqamah.it – devono pagare e buttare le chiavi del carcere, noi ci costituiremo pare civile. Adesso mia madre sta bene ed è in buone mani”.

La casa di cura, che si divide in più piani, si trova all’interno del condominio “Quadrifoglio”. Gli anziani, visitati questa mattina da un medico della procura, stanno bene e alcuni presentano degli evidenti lividi. A testimoniare la crudeltà di alcune condotte ci sono i video ricavati dalle telecamere di videosorveglianza installate dagli investigatori all’interno della casa. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, se qualche ospite tentava di ribellarsi o confidava di voler denunciare ai propri familiari le violenze subite, gli operatori aumentavano la razione quotidiana di violenze e maltrattamenti proprio per non perdere la cospicua retta mensile. “Paghiamo oltre 1000 euro al mese. – spiega la nipote di una signore ospite della casa di cura – Mia nonna diceva sempre che voleva tornare a casa, aveva dei lividi, ma la titolare ci rassicurava. Diceva che era lei stessa a procurarseli. Noi ci fidavamo. Adesso mia nonna è ancora nella casa accudita da alcune ragazze che sono degli angeli”.

Gli ospiti della struttura, attualmente in cura da alcuni volontari nominati dalla procura, sono 15 e su 3 sono state accertate e documentate violenze, in particolare ad essere presa di mira una 90enne. L’indagine dei carabinieri è stata condotta in pochi giorni per evitare ulteriori violenze agli anziani: “L’indagine parte da una nostra iniziativa, rivolta alla tutela delle fasce più deboli. – ha spiegato ad Alqamah.it Giulio Pisani Comandante della compagnia dei carabinieri di Alcamo – Abbiamo raccolto diverse voci dei cittadini che ci hanno portato ad approfondire questa struttura. Dalle testimonianze abbiamo deciso di approfondire con un indagine più tecnica. I comportamenti dei titolari erano molto ambigui. Non c’è una denuncia da parte di un cittadino, perché molto non erano al corrente delle violenze ma solo di qualche sospetto. Gli arrestati al nostro arrivo – conclude – non hanno voluto rilasciare dichiarazioni”.

Sul caso anche il Sindaco Nicolò Coppola si è complimentato con i militari dell’Arma per l’operazione: “Inaccettabili, vili e soprattutto disumani gesti nei confronti dei più deboli che sono i primi cittadini da tutelare e proteggere. Nel rivolgere il mio plauso, quello dell’amministrazione comunale e dell’intera città di Castellammare ai Carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo, diretti dal luogotenente Luigi Gargaro che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno portato a termine l’operazione di oggi con l’arresto di quattro persone in una casa di cura per anziani, maltrattati ed umiliati, rivolgo la mia solidarietà e vicinanza ai parenti delle vittime di tanta immotivata violenza. Ognuno di noi deve contribuire facendo la propria parte contro ogni forma di violenza anche segnalando atteggiamenti che possono non convincere in modo che le forze dell’ordine indaghino e portino avanti attività di repressione in maniera egregia, come avvenuto oggi da parte dei carabinieri, per tutelare anziani, bambini e altre fasce sociali deboli che – prosegue il sindaco Nicolò Coppola – devono essere assolutamente difese come anche questa amministrazione comunale ha più volte mostrato di fare con precise azioni di sostegno. Ribadiamo il nostro fermo no per qualsiasi tipo di violenza e illegalità”.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.