PALERMO. Continua il processo sulla trattativa Stato-mafia presso l’aula Bunker del Carcere Ucciardone di Palermo davanti alla corte d’assise presieduta da Alfredo Montalto. In aula l’intero pool che indaga sulla trattativa “Stato-mafia” Vittorio Teresi, Roberto Tartaglia, Francesco Del Bene e Nino Di Matteo. Attese in giornata le richieste di condanna da parte della Procura.
Dopo la requisitoria di ieri del pm Francesco Del Bene, in cui ha delineato le vicende relative alla discesa in campo di Silvio Berlusconi e dei rapporti di Marcello Dell’Utri con esponenti mafiosi palermitani, oggi si concluderà la requisitoria con la richiesta di condanna per gli imputati. Il pm Francesco Del Bene, ieri, ha citato alcune frasi tratte dalla sentenza definitiva che ha condannato a 7 anni di reclusione, per concorso esterno in associazione mafiosa, Marcello Dell’Utri. “Cosa nostra da una parte, Berlusconi e Dell’Utri dall’altro, il rapporto era paritario. Dell’Utri era un autorevole interlocutore del dialogo con Cosa nostra”.
Questa mattina il pm Del Bene ha concluso la sua requisitoria affermando che “risultano provati gli incontri tra esponenti di Cosa nostra e Marcello Dell’Utri. Incontri plurimi e ripetuti nel tempo, sia prima delle elezioni del ’94 che dopo le politiche. Marcello Dell’Utri non si è sottratto e si è fatto interprete degli interessi di Cosa nostra”. Durante quegli incontri “Graviano e Mangano hanno sollecitato Dell’Utri a intervenire a favore di Cosa nostra” – ha sottolineato il pm. Del Bene, inoltre, ha citato, tra gli altri, il decreto Biondi, considerato una legge “ad personam” in quanto “vieta la custodia cautelare in carcere per i reati contro la Pubblica amministrazione e quelli finanziari, comprese la corruzione e la concussione”. Secondo il pm Del Bene aver tentato di far approvare questi provvedimenti “è la prova che il messaggio di Cosa nostra è stato trasmesso al governo”. Dopo la requisitoria del pm Francesco del Bene ha presto la parola il pm Nino Di Matteo che, prima della richiesta di condanna, ha concluso riassumendo i fatti principali del processo.