Il gruppo parlamentare Ars, l’eurodeputato Corrao e il senatore Santangelo: “Ironia inaccettabile e di cattivissimo gusto contro chi ha rinunciato alla propria libertà per aiutare lo Stato alla lotta alla mafia. Segnaliamo l’accaduto a consiglio di disciplina dell’ODG Sicilia”.
MARSALA. “Esprimiamo solidarietà massima alla testimone di giustizia Piera Aiello, per le offese subite nel corso di una trasmissione radiofonica del Trapanese nella quale i due conduttori ironizzando sul dispositivo di sicurezza cui è sottoposta la donna che vive sotto identità riservata, hanno detto ‘le verrà in aiuto il burka’”. A dichiararlo sono i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars, l’europarlamentare Ignazio Corrao ed il senatore Maurizio Santangelo in merito alla frase pronunciata da due conduttori radiofonici del Trapanese riferendosi alla testimone di giustizia e cognata di Rita Atria, candidata alle politiche tra le fila del M5S.
“Sono toni inaccettabili – spiegano i deputati – che ledono non solo la dignità di una donna che ha rinunciato alla propria vita da libera cittadina per aiutare lo Stato nella lotta alla mafia, ma che mostrano anche una palese ironia razziale che ben si discosta dalla verità sostanziale dei fatti e delle cose che sono alla base della professione giornalistica che i due conduttori sarebbero tenuti a rispettare in quanto iscritti all’albo regionale dei giornalisti. A tale proposito, chiederemo formalmente al consiglio di disciplina dell’ordine dei Giornalisti di Sicilia di valutare l’accaduto. La mancata sensibilità dei due conduttori iscritti all’albo, stride notevolmente con la professionalità delle centinaia di loro colleghi siciliani che operano con scrupolo e serietà in una regione che, peraltro ha pagato il prezzo più caro nella lotta alla mafia. A Piera Aiello, alle donne e gli uomini nella sua condizione, giunga il nostro abbraccio affettuoso”.