Tour tra i rifiuti di Contrada Ponte Bagni a Castellammare: copertoni, divani e sacchi neri. VIDEO

Continua il nostro giro tra le discariche a cielo aperto. Intanto buone notizie dal Comune: a breve il CCR sarà realtà

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Continua il nostro tour tra le periferie e le discariche abusive delle città di Alcamo e Castellammare del Golfo. Dopo la zona di Fraginesi, di contrada Pigni di don Fabrizio ad Alcamo, contrada Conza/Ciauli e la zona del porto, oggi siamo rimasti a Castellammare, esattamente in Contrada Ponte Bagni, proprio sotto il ponte dell’austostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo.

Una zona da anni trasformata in una discarica a cielo aperto. Qui sono tantissimi i rifiuti lasciati sul ciglio della strada e spesso dati anche alle fiamme. In passato sono state tantissime le segnalazioni al nostro giornale, in particolare di alcuni residenti della zona. Siamo tornati a dare un’occhiata allo stato in cui versa il tratto di strada in questione a distanza di anni. Ecco come si presenta: una distesa di rifiuti di ogni genere a destra e a sinistra dalla strada. Rifiuti su rifiuti: divani, copertoni, televisioni, monitor, frigoriferi, sacchi neri anonimi, rifiuti domestici, pannolini, di tutto. Una zona totalmente abbandonata a se stessa. Tantissimi rifiuti abbandonati nel tempo sono ormai stati inghiottiti dalla vegetazione.

Da anni a Castellammare si parla del progetto del CCR (Centro Comunale di Raccolta). Un progetto che da pochi giorni è quasi una certezza. Il nuovo centro sorgerà a breve (è di pochi giorni fa il decreto regionale) in un terreno confiscato alla mafia e acquisito al patrimonio del Comune di Castellammare del Golfo in Contrada Pagliarelli. Un centro che sarà fondamentale per poter smaltire i rifiuti, favorendo la differenziata e, si spera, il fenomeno delle discariche abusive a cielo aperto. Un centro, quindi, che piano piano sembra diventare una realtà nel breve termine. Intanto ecco un’altra discarica abusiva, e la vergogna continua…

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.