Incendio a Catania, muoiono due Vigili del fuoco, tra questi un trapanese Giorgio Grammatico. Un collega: “Un uomo generoso e altruista nel vero senso della parola”

Esplosione nel quartiere “Il Fortino” di Catania, tre morti: due vigili del fuoco e un uomo. Altri due vigili del fuoco in ospedale.

immagine di repertorio

Catania si sveglia nella tragedia, un’esplosione in un edificio di via Garibaldi, la causa sembrerebbe una fuga di gas. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e in una dinamica ancora da chiarire, di certo c’è stata un’esplosione, ad essere coinvolti i Vigili del Fuoco intervenuti e un’altra persona. Due dei Vigili sono morti, il trapanese Giorgio Grammatico e Dario Ambiamonte, altri due Vigili del Fuoco in Ospedale.

Molti i messaggi di cordoglio, tra questi quelli di amici e conoscenti del trapanese Giorgio Grammatico. Chi lo ha conosciuto, colleghi e compagni di scuola, ci racconta di un ragazzo buono. In particolare un collega-amico, che aveva anche vissuto nella stessa stanza con lui, lo definisce con voce roca, dettata da una nottata insonne: altruista nel vero senso della parola, un ragazzo sempre a disposizione e pronto a mettersi in gioco”.

Si registra sull’accaduto una nota dell’Unione Sindacale di Base che pubblichiamo per intero:

“Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare.

Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte.

Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta  in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio di gas con la sigaretta accesa.

Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre “eroi”, chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di “professionisti” dell’informazione che così fanno solo disinformazione.
Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso”.

In mattinata anche il cordoglio del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “A nome personale e dell’intera giunta di governo – afferma – voglio manifestare il più sentito e vivo cordoglio ai familiari delle vittime e l’augurio di pronta guarigione per i due feriti ricoverati in ospedale”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteRetribuzione commisurata all’effettiva difficoltà del lavoro svolto
Articolo successivoCastellammare, gli alunni del plesso “Crispi” ricordano le vittime innocenti delle mafie
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.