“Piazza Giorgio Almirante”, contrapposte scritte su ruolo politico nella Repubblica di Salò e nella rivista “la difesa della razza”.
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si torna a parlare della tanto discussa piazza intitolata nel 2013 a Giorgio Almirante. Una piazza “intitolata” all’improvviso, con vernice sul muro, quindi non in maniera “ufficiale” come le altre vie cittadine. La scritta, come denunciato dal nostro giornale nel dicembre del 2013, spuntò una mattina nel piazzale antistante la chiesa di Santa Rita, in una traversa della principale via Segesta, tra lo stupore di molti cittadini. Ma sul caso in questi anni nessuno ha mai organizzato una cerimonia ufficiale di intitolazione.
La proposta di intitolazione della piazza a Giorgio Almirante era stata presentata qualche anno addietro dalla commissione toponomastica (di cui faceva parte anche l’ex Sindaco di Castellammare Nicolò Coppola) durante l’amministrazione guidata dal Sindaco Marzio Bresciani.
Questa mattina, con la stessa modalità, sono spuntate delle scritte con informazioni che ricordano il suo ruolo nel “MinCulPop” della Repubblica di Salò e nella redazione della rivista “La difesa della razza”. “Dopo #VivaMenilicchi, la Sicilia è diventata la culla della guerriglia odonomastica”, si legge sul profilo twitter della “Wu Ming Foundation”, che ha condiviso anche le foto delle scritte comparse a Castellammare del Golfo.
Attacco di guerriglia odonomastica, questa volta contro la figura di Giorgio Almirante, a Castellammare del Golfo, dove allo storico segretario dell’M.S.I è stata dedicata una piazza. Le modalità richiamano direttamente gli interventi realizzati a Palermo per il progetto Viva Menilicchi! da Wu Ming 2 e dal collettivo artistico Fare Ala, alle due targhe recanti il nome di Almirante sono state giustapposte delle scritte con informazioni che ricordano il suo ruolo nel MinCulPop della Repubblica di Salò e nella redazione della rivista “La difesa della razza”. Ignoto l’autore (o gli autori) di tali scritte.
“Sulla scia del progetto Viva Menilicchi, – si legge in una nota – anziché imbrattare con scritte violente monumenti o targhe di strade e piazze intitolate a personaggi legati alla storia coloniale o al fascismo, vengono riportati fatti storici incontrovertibili che ci ricordano le infami biografie di personaggi che, come nel caso Almirante, non vorremmo mai vedere celebrati nelle nostre città. Eppure le vie dedicate ad Almirante nella Sicilia occidentale non sono poche: non lontano da Castellammare del Golfo vi è via Almirante a Capaci, dove è comparso un simile intervento di guerriglia odonomastica, e poi Carini, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Chiusa Sclafani”.