ALCAMO- Si è svolta, ieri, al Centro Congressi Marconi la conferenza iniziale della quarta edizione di “Cieli Letterari” , lunga serie di incontri con gli autori organizzata dalla Libreria Mondadori di Alcamo. Quest’anno l’apertura del ciclo di incontri vede la presenza di due ospiti d’onore come Francesco La Licata e Massimo Ciancimino venuti a presentare il libro scritto da La Licata “Don Vito”. Il famoso giornalista ha fatto una breve descrizione della storia di Vito Ciancimino, essendo lui giornalista esperto in temi che riguardano Cosa Nostra, e degli intrecci tra mafia e le istituzioni. L’intervento del figlio dell’ex sindaco di Palermo ha , da subito, delineato il rapporto del padre con lo Stato e la sua funzione di collante tra Cosa Nostra e le istituzioni. Ciancimino stesso ha poi continuato raccontando la sua esperienza personale di tesimone in diversi processi. In merito alla deposizione fatta la mattina stessa riguardante l’omicidio del Procuratore Scaglione e De Mauro, lo stesso ha poi aggiunto: ” Riina è saltato sulla sedia quando gli ho detto che mio padre lo considerava il peggior nemico di Cosa Nostra”. Il perchè di questa affermazione risiede nella linea che Vito Ciancimino voleva tenere che risultava essere esattamente contrapposta a quella di Riina, il quale usava il metodo della contrapposizione diretta, non condiviso dal Ciancimino. Nel suo discorso anche momenti in cui il pensiero va ai pregiudizi che gravano sulla sua persona e su quella dei suoi familiari. Continua dicendo-Ho messo a mio figlio il nome di mio padre perchè si possa combattere il pregiudizio- mostrando la voglia di cambiamento e di riscatto.