Da alcuni giorni ad Alcamo si è sollevato un polverone, circa le spese di mantenimento dei cani randagi in trasferta a Crotone. Infatti il Comune di Alcamo dal mese di luglio del 2006 versa 18 mila euro al mese ad un canile di Roca di Neto, in provincia di Crotone. L’ordine arrivò direttamente dalla magistratura a seguito della scoperta del rifugio abusivo gestito dal pensionato Giacomo Milazzo. Ad aggravare il caso si ci mettono i numeri. Infatti pare che dopo più di 4 anni dal trasferimento dei 300 cani da Alcamo a Roca di Neto, il numero dei cani sia rimasto invariato. Il Sindaco di Alcamo ha chiesto alle autorità competenti lo stop di queste spese inutili. Anche la cittadinanza si è attivata nel proporre soluzioni adeguate. Il portavoce dellla Sveglia Vito Pipitone, propone : la costruzione in tempi brevissimi di un canile comunale, se possibile utilizzando dei beni sequestrati alla delinquenza organizzata, e immediatamente dopo la realizzazione disdire il contratto con il canile calabro.