Ieri sera la giunta regionale ha fissato al primo dicembre la data in cui 4800 precari potranno firmare i contratti a tempo indeterminato, sono precari in servizio negli uffici dell’amministrazione della Regione Sicilia. Dopo tanto tempo questi precari finalmente potranno pensare al futuro con più stabilità e certezza, sembrava che questa agonia del precariato non dovesse mai abbandonarli, ma per fortuna loro ci ha pensato il Governo Lombardo a dare loro certezze per una vita più tranquilla.
Penso che nessuno possa essere scontento di questo provvedimento, ma pensando a come alcuni precari sono arrivati a questi posti di lavoro, nasce la rabbia in coloro che hanno deciso di non cedere a certe promesse politiche, però sarebbe riduttivo abbassare il fenomeno precariato in alcuni settori a polemiche che portano solo alla lotta tra poveri. Però volendo fare un’analisi spassionata, il fenomeno precariato in molti casi nasce da un meccanismo perverso, molte volte il cammino per arrivare alla qualifica di precario in alcuni settori passa per le segreterie di alcuni politici, e se entri nel precariato hai la possibilità di rivendicare un “diritto acquisito”, perché si richiede con rabbia ai politici di essere stabilizzati perché loro avevano promesso.
Comunque questo provvedimento è controcorrente, visto che in gran parte dell’Italia invece aumentano i precari oltre ai disoccupati e a chi non cerca più il lavoro perché sfiduciato. Un plauso al Governo Regionale, sperando che continui con questa politica di stabilizzazione, però non vorremmo che questi provvedimenti significassero maggiore povertà per tutti i siciliani e andassero a dare nuova linfa al deficit delle casse regionali già ampio.