L’ex governatore della Sicilia, già condannato in appello a sette anni per favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato la mafia, ora rischia 10 anni, ma l’avvocato di Cuffaro è stupefatto e si esprime così: “Per l’accusa basterebbe l’accertamento del fatto ‘favoreggiatore’ per configurare il concorso in associazione mafiosa. Ma non si può avere un atteggiamento psicologico uguale per i due reati, lo dice la giurisprudenza consolidata che prevede addirittura atteggiamenti opposti”. “Mai per esempio Cuffaro ha sollecitato Aiello o Miceli a comunicare le informazioni a Guttadauro o Provenzano. Come lo spiega questo l’accusa? Come si può parlare di concorso in associazione mafiosa?”.
Qualunque sia l’atteggiamento psicologico che i giudici avranno, Cuffaro agli occhi di un libero cittadino resta un condannato atipico e condannabile politicamente, perché è stato assurdo il festeggiamento nel primo processo, perché aveva preso solo 5 anni, e prosciolto per concorso esterno in associazione mafiosa, come se bastasse non essere colpevole per mafia, per essere onesti. La questione mafia ha fatto passare in secondo piano la corruzione nell’esercizio delle proprie funzioni pubbliche. Bene ha detto in passato Leoluca Orlando, cioé l’onorevole ha sottolineato che molti politici, accusati contemporaneamente di essere in odor di mafia e corruzione, nel momento in cui sono stati scagionati nel primo caso e condannati nel secondo, si sono presentati alle elezioni come uomini puliti e non mafiosi, come se la corruzione fosse qualcosa di marginale e di poco conto.
Politicamente Cuffaro rappresenta l’attaccamento al potere e l’anomalia italiana, nel senso che è sempre lì. Basta! hai governato e hai fallito, ritirati a vita privata. Il periodo del cuffarismo è rimasto famoso per l’immobilismo nelle politiche di sviluppo e invece attivismo nelle “politiche” delle poltrone e dell’aumento del precariato.
PdL e Micciché, volete essere considerate il cambiamento presentandovi uniti con Cuffaro, Dell’Utri e non ultimo con il partito fatto nascere a Messina da Mastella?