Spatuzza chiede scusa per l’omicidio Di Matteo

Il pentito Gaspare Spatuzza  nel corso del processo in Corte d’Assise ricostruisce le fasi del rapimento del quindicenne Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo,  e ammette il suo conivogimento nel sequestro ma non nell’omicidio di cui si definisce solo “moralmente responsabile”. Poi chiede scusa alla famiglia del ragazzo: ”Chiedo perdono alla famiglia del piccolo Giuseppe Di Matteo e a tutta la societa’ civile che abbiamo violentato e oltraggiato”. Per spingere il padre a ritrattare le accuse il giovane era stato rapito il 23 novembre del 1993,  da alcuni mafiosi organizzati dai boss Giuseppe Graviano e Cristoforo Cannella e dopo essere stato tenuto in ostaggio per tre anni fu strangolato e disciolto nell’acido.

(di Claudia Milicia)
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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.