Allo scopo di favorire lo sviluppo locale di un’area rurale, i comuni che si affacciano sul Golfo di Castellammare ed i comuni della provincia di Trapani che hanno al massimo venticinquemila abitanti si sono mossi nella costituzione di du distinti GAL (gruppi di azione locale). Questi sono dei gruppi (generalmente delle società consortili) composte sia da soggetti pubblici che privati, che tendono a favorire percorsi ed atteggiamenti innovativi, propulsori di un effettivo cambiamento nell’ambito della sfera pubblica locale, valorizzando le risorse e le opportunità presenti nel territorio.
Alcamo rientra, da tempo, all’interno del Gal del “Golfo di Castellammare”, ed, oltre ad esso, ne fanno parte i comuni di Cinisi, Terrasini, Trappeto, Borgetto, Partinico, Balestrate e circa 30 aziende locali. Tale gruppo ha già ricevuto il via libera definitivo da parte della Regione nell’aprile 2010 ed ha quindi già avuto l’occasione di essere inserito nelle graduatorie per l’assegnazione di fondi, oltre all’avere già ottenuto 10 milioni di euro dalla Comunità Europea. Proprio ieri poi, è stato definito il nuovo organigramma del Gal inserendo i nuovi sette componenti del consiglio: Pietro Puccio, ex presidente della provincia di Palermo e attuale assessore del comune di Capaci, è stato eletto presidente della società consortile; il sindaco di Cinisi, Salvatore Palazzolo è vice presidente; Giuseppe Davì, primo cittadino di Borgetto, Giovanni Speciale, indicato dal comune di Partinico, Vito Baido, rappresentante per il comune di Alcamo, Gregorio Bongiorno per la società Agesp Spa e Camillo Cassarà per la Banca Don Rizzo.
Il secondo Gal, che ha visto la sua nascita proprio in questi giorni, è invece il Gal “Elimos“, che vede la partecipazione dei Comuni di Valderice, Vita, San Vito, Santa Ninfa, Salemi, Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Gibellina, Erice, Custonaci, Castellammare del Golfo, Calatafimi e Buseto Palizzolo.
Il GAL Elimos, attraverso la realizzazione degli interventi previsti nel cronogramma del PSL “LE TERRE DEGLI ELIMI” intende creare occasioni di sviluppo sociale ed economico individuando, potenziando e coordinando le risorse naturali, storiche, culturali, gastronomiche ed umane del territorio di riferimento e contrastandone le principali cause di declino.