TRAPANI – Un duro colpo alla cosca Trapanese vicino al Boss Matteo Messina Denaro. Il tribunale di Trapani ha disposto il sequestro di aziende, immobili, terreni e disponibilità finanziarie degli uomini tratti in arresto , nel giugno 2009, nell’operazione denominata “Golem”. Tutti i beni sequestrati ammontano a 22 milioni di euro appartenenti al cugino del Boss, Mario Messina Denaro, di Castelvetrano e agli altri fiancheggiatori: Francesco Luppino (55 anni, Campobello di Mazara); Vito Angelo Barruzza (46 anni, originario di Baden); Leonardo Bonafede (38 anni, Campobello di Mazara); Salvatore Dell’Aquila (49 anni, Campobello di Mazara); Franco Indelicato (41 anni, Campobello di Mazara) e Leonardo Ferrante (46 anni, Trapani). Per tutti gli imputati c’è l’accusa di aver mantenuto un rapporto continuativo e di favoreggiamento nei confronti di Matteo Messina Denaro e dei Lo Piccolo. Una vittoria importante per i siciliani onesti che combattono giornalmente la legalità e la disoccupazione, mentre la criminalità organizzata siciliana e apparati corrotti delle istituzioni navigano nell’oro.