BALESTRATE – La ditta aggiudicataria dell’appalto per la demolizione del bene confiscato al boss Luigi Mutari giustifica ufficialmente l’impossibilità a procedere. Tale situazione non ha permesso al Comune di portare a temine l’abbattimento di un manufatto precario, e quindi non di pubblica utilità. E’ probabile, come ha dichiarato il sindaco Tonino Palazzolo, che la ditta si sia ritirata a causa dei numerosi attentati mafiosi alle imprese. I giovani di “Fronte Antimafia”, dopo aver organizzato manifestazioni antiracket, affermano di essere pronti a prendere in mano martelli e scavatori per demolire l’immobile.