PALERMO – Il capoluogo siciliano sembra essere tornato nuovamente nel caos rifiuti. La nuova emergenza palermitana riguarda però il fermo, per guasto tecnico, delle pale meccaniche che trasferiscono i rifiuti nei trituratori nella discarica di Bellolampo e l’Amia ha assicurato che non appena sarà riparato il guasto la raccolta ricomincerà anche con mezzi extra, in modo da garantire la pulizia della città entro pochi giorni.
Ma i problemi principali non sono da ricercarsi solo sul già carente lato tecnico, ma nell’intrero settore dei rifiuti che, secondo quanto affermato in una relazione della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta da Gaetano Pecorella, “è organizzato per delinquere”.
“Il disordine organizzativo appare talmente ben organizzato – si legge ancora nella relazione – da far nascere la fondata opinione che esso sia architettato per l’inefficienza della macchina burocratica in modo che ciascun ufficio possa giustificare la propria inefficienza con la presunta inefficienza di un altro ufficio”. “Manca una buona organizzazione amministrativa – si continua a leggere – e questo favorisce l’infiltrazione del crimine. In questo caso non è la mafia che ha preso in mano e gestisce questa attività, ma una serie di presenze che vanno dal racket al trasporto dei rifiuti”.
Intanto la situazione continua a peggiorare e sono diverse le segnalazioni che in questi giorni arrivano alle forze dell’ordine per roghi, odori sgradevoli ed atti di vandalismo.
L’ultimo caso in ordine di tempo riguarada il fermo eseguito ieri pomeriggio dai Carabinieri della stazione di Partanna Mondello, che hanno arrestato un pregiudicato 47enne, Antonino Lombardo, per trasporto, senza le prescritte autorizzazioni, di un’ingente quantitativo di materiale ferroso, reti metalliche e numerose biciclette.