Non è solo la crisi che causa problemi nelle aziende, a volte a creare disagi sono soltanto delle inutili prese di posizione. È quanto sta accadendo nello Stagnone di Marsala, dove la produzione di sale è l’attività più redditizia per le aziende che vi hanno luogo. La ditta in questione è la SOSALT che ha la sua salina “Curto-Altavilla” sull’Isola Longa, dalla quale si deve trasferire il sale sulla terra ferma, negli stabilimenti nei quali si effettua la lavorazione per poterlo poi destinare alla vendita. Per effettuare questo trasporto, da alcuni anni, si riutilizza una strada (l’antco guado) che durante i periodi di bassa marea emerge dalle acque dello Stagnone e rende possibili tali procedure in maniera più rapida rispetto che con le barche. Il problema però risiede nel fatto che tale strada conduce su una spiaggia sulla quale il titolare di un lido lì presente, rivendica la titolarità di una concessione damaniale in forza della quale sostiene di poter vietare il passaggio ai camion.
Il quantitativo di sale che è bloccato da diverso tempo sull’Isola Longa è di ben 15mila tonnellate, quantità tale da generare una forte crisi per l’azienda che si è vista già costretta a non rinnovare alcuni contratti a tempo determinato e, se la situazione si protrarrà, a dover mettere alcuni lavoratori in cassa integrazione per la mancanza di lavoro.
Un’alternativa potrebbe essere quella di ripristinare il trasporto via mare, ma per fare ciò sarebbe necessario sistemare il pontile dell’isola dello Stagnone, ma tale progetto è stato bloccato dalla Regione e, in ogni caso, i tempi per la sua sistemazione sarebbero troppo lunghi.
Il problema, che si ripresenta ogni anno, è stato preso in considerazione anche dalla Provincia, che aveva precedentemente autorizzato il trasporto via guado, e si stanno cercando delle soluzioni alternative per ovviare a tale situazione. Il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, ha garantito la piena disponibilità del Consiglio, anche tramite un’apposita riunione con tutti i Capigruppo, grazie alla quale sarà possibile dare la massima collaborazione istituzionale per trovare una soluzione atta a garantire l’attività della SOSALT e, quindi, la salvaguardia dei posti di lavoro.