PALERMO – Ha generato immediate manifestazioni di solidarietà e di indignazione da parte dell’intero governo regionale la nota che ha comunicato all’assessore alla sanità, Massimo Russo, la revoca di una parte della sua scorta. L’assessore si sta largamente adoperando per cercare di sistemapre un settore in cui l’infiltrazione mafiosa è massima e una tutela, come quella della scorta, è una garanzia in più per contribuire a svolgere il proprio compito con la massima serenità. Sul sito della Regione si legge: “Viene immediato collegare questo ridimensionamento della protezione ad una censura parlamentare e mozione di sfiducia proposte dal Pdl, quasi si stesse prefigurando quel modello di isolamento morale e politico che in passato si e’ poi tradotto in azioni criminali contro chi voleva ristabilire rigore e legalità”.