Non c’è pace tra gli ulivi; il PD sembra ad un bivio, tirato ,da una parte, ad uscire dal Governo e essere forza di opposizione, dall’altra, da chi pensa che per fare le cose bisogna sporcarsi le mani. Naturalmente le cose non sono così semplici e sono solo parole di chi è pro e di chi è contro. Se le parti continuano così faranno solo del male al loro partito e allontaneranno coloro che ripongono in esso fiducia o coloro che vorrebbero avvicinarvisi, non per essere solo opposizione o essere solo di Governo; quando i dirigenti lasceranno da parte le lotte personali e diverranno veramente comprensibili ai propri elettori e la politica finalmente trionferà. Il PD rischia di restare schiacciato e asfittico. Il motivo principale di questa lotta intestina è l’appoggio a Lombardoche , dal canto suo, pensa al superamento del MPA e alla nascita di un nuovo partito, fatto di persone lontane dalla politica e stanche dello spettacolo sgradevole che spesso i politici danno. Criticabilissimo Lombardo ma, bisogna dargli atto che come è stata lungimirante la scelta di far nascere l’MPA, sembrerebbe lungimerante la volotà di far nascere un nuovo soggetto trasversale, che veda insieme personalità lontane dagli schemi tradizionali dei partiti e dei sindacati. Questa idea non è innvovativa ma, Lombardo ha dimostrato la sua capacità di mettere insieme esperienze politiche diverse, quindi, potrebbe riuscire dove tanti altri hanno fallito. In fin dei conti, sappiamo che quando il Presidente si mette in testa una cosa farà di tutto per farla riuscire. Certo, stupirà molti che a parlare di partito lontano dagli schemi e trasversale sia proprio Lombardo, politco navigato, che ha in sé l’humus di uomo di partito e che sembra ultimamente aver perso lo slancio a cui ha abituato la Sicilia che metteva in risalto il suo accento meridionalista ; ma, siamo stati abituati dallo stesso a slanci e risvegli improvvisi, quindi staremo a vedere.