Pane e tempesta, come Benni reagisce alla crisi

Tempo di crisi anche a Montelfo, paesino della bizzarra fantasia di Stefano Benni. Tempo di crisi economica e naturale nel paesino che rischia l’estinzione per mano dell’uomo,  preso dall’ansia dominatrice e ormai ampiamente dedito al culto del centro commerciale come nuovo luogo di aggregazione, e di tutti quelli che indifferentemente non si prendono cura di ciò che gli sta intorno. Certo spiccano la fantasia, i nomi surreali dei personaggi e degli animali, non mancano parole coniate ad hoc per il libro, ma emerge una chiara metafora di una realtà purtroppo tristemente vicina. Così il sindaco senza scrupoli non è poi tanto diverso dai nostri politici, l’imprenditore senza morale non è lontano dalle vicende che hanno caratterizzato gli ultimi anni di storia. Ma non è poi tanto diversa neanche la gente comune, quella abituata a mescolare pane e tempesta, che crede ancora in un riscatto e nella possibilità di un cambiamento dal basso. Un messaggio di speranza o un modo per spronare all’azione?

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.