Tendopoli, proteste e polemiche: questa la situazione in provincia di Trapani

TRAPANI – Ieri pomeriggio oltre un migliaio i cittadini hanno manifestato in corteo nella frazione di Rilievo; vi hanno preso parte anche il sindaco Fazio, i presidenti dei consigli comunali e provinciali e diversi consiglieri di tutti gli schieramenti. I manifestanti hanno marciato in direzione dell’ex aeroporto militare di Kinisia dove è stata allestita la tendopoli che ospiterà i migranti provenienti da Lampedusa. Alle ore 19 è sopraggiunto sul luogo anche Raffaele Lombardo per fare il punto della situazione.

Intanto la Sicilia occidentale si fà sempre più carico della  drammatica condizione degli immigrati: si sta infatti valutando l’ipotesi di creare una tendopoli nell’ex base Nato di Isola delle Femmine, ai confini con il territorio di Torretta. Sarebbero almeno 500 persone da ospitare in 75 tende montate dai vigili del fuoco e gestite poi dalla Croce Rossa. Si tratta quindi di creare due centri di accoglienza a soli 100 km di distanza, sovraccaricando il territorio con un enorme quantitativo di immagriti. La Sicila è stata la regione che più di tutte si è assunta il carico di questa crisi internazionale che dovrebbe quantomeno riguardare tutta l’Italia ma, non si sà per quale assurdo motivo, resta un problema soltanto meridionale. Che poi il consiglio dei ministri faccia la gentile concessione di dieci milioni di euro destinati alla provincia di Trapani piuttosto che ricercare delle soluzioni valide al problema questo è solo un altro tentativo di mettere a tacere le proteste.

Ma a questa situazione non ci stanno neppure i politici che si schierano a favore dei cittadini: “Il sito individuato dal Ministero per l’installazione della tendopoli – dice l’On. Turano, presidente della provincia di Trapani – è lontano da tutti i requisiti necessari per ospitare i profughi. Oltre alle evidenti ricadute negative sul territorio si rischia di far scattare un allarme sociale. Sono vicino a chi in questo momento sta manifestando a Kinisia. Stamani sono andato sul posto, unendomi al loro coro di protesta e dico no alla tendopoli. Centinaia di persone in quella struttura, in queste condizioni, potrebbe determinare, problemi di salute pubblica e di sicurezza.”

Anche Marrocco, capogruppo all’Ars di Fli, non la pensa diversamente: “Con l’allestimento di una tendopoli per profughi e clandestini presso l’ex aeroporto di Kinisia il governo nazionale penalizza ancora una volta la Sicilia”.  “I cortei e i sit-in di protesta dei residenti della zona sono sacrosanti: la Sicilia e in particolare la provincia di Trapani, pur nel pieno rispetto della cultura dell’ospitalità che le contraddistingue, non possono gestire da sole un’emergenza di tale proporzione come quella causata dalla crisi libica. Il governo Berlusconi, dopo tante promesse non mantenute, passi ai fatti e distribuisca i clandestini sull’intero nazionale”.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.