Pellegrino assolto da ogni accusa

PALERMO- La corte di appello conferma l’assoluzione di Bartolo Pellegrino, ex vice presidente della Regione Sicilia ed ex assessore al Territorio della giunta Cuffaro. L’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa non viene dunque confermata all’uomo che parlava di “Sbirri e infami” riferendosi a Carabinieri e pentiti. Eppure l’accusa non ha retto, contrariamente a quanto avvenuto al meno “fortunato” Totò Cuffaro, e Pellegrino è assolto e libero di frequentare chi gli pare. Prescritto il reato di corruzione. Confermate, invece, in appello le altre condanne, quelle degli uomini con cui si pensava che Pellegrino intrattenesse rapporti di interesse politico-economico: Francesco Pace, capomandamento di Trapani; Leonardo Barbara, ingegnere. A nulla sono valse le intercettazioni che qualche anno fa lo sorprendevano a parlare con esponenti del clan di Monreale poi arrestati, ne le parole che rivolgeva non certo bonariamente a carabinieri e pentiti, mostrando un pensiero tutt’altro che legale. Evidentemente ciò che per Cuffaro non bastò a scagionarlo, ovvero la presunta ignoranza sull’identità e il “mestiere” di persone con cui intratteneva rapporti, per Pellegrino è stato più che sufficiente a metterlo a riparo da altre accuse.
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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.