I Sondaggi bocciano il PD siciliano

Secondo le indagini di demopolis il PD in Sicilia è sceso al 18%.  Circa 14 elettori su 100 sono rimasti delusi sul partito che hanno votato 3 anni addietro, faticano a trovare altri collocamenti e probabilmente cercheranno l’astensione. Sul crollo dei consensi pesano le troppe incertezze, le divisioni interne e la mancanza di volti nuovi. In Sicilia l’appoggio al governo Lombardo non è stato capito dagli elettori del PD. “Il Partito di Bersani – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – paga nell’Isola, più che nel resto del Paese, le prolungate divisioni interne, nei programmi, nella leadership, nelle alleanze. Ma anche e soprattutto, in Sicilia, le troppe liturgie oligarchiche e le incertezze strategiche nella decisione di appoggiare dall’esterno il Governo regionale guidato da Raffaele Lombardo. Un sostegno – conclude Pietro Vento – senza peso effettivo e riconoscibile, almeno nella percezione degli elettori del PD, sulle scelte reali della politica regionale”. Secondo l’analisi compiuta dall’Istituto Demopolis, il Partito Democratico attrae in maggior misura in Sicilia pensionati, insegnanti, laureati e studenti universitari; è decisamente più debole tra imprenditori e lavoratori autonomi. La scommessa odierna per il PD resta probabilmente quella di cercare di riconquistare incerti e delusi, ma anche una parte di quei segmenti più deboli della società siciliana – casalinghe, disoccupati, giovani lavoratori precari – che sempre più, negli ultimi 15 anni, hanno scelto il PDL, l’UdC o l’MpA. Nel frattempo è stata convocata per l’8 maggio l’assemblea ufficiale del PD per discutere sul caso.


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