Una macchia di vernice rossa copre dallo scorso giovedì il murales di Giovanni Falcone a Catania. Inserito nel progetto “Un muro contro la mafia”, costato alla sezione catanese di Addiopizzo mesi di bachetti, lotterie e iniziative di raccolta fondi, il murales, situato nei pressi della circonvallazione in zona Ognina e presentato qualche giorno fa in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, non è il primo a subire una simile sorte: era già successo con un altro murales e con una scritta commemorativa in zona Nesima. E’ per questo motivo che questi episodi fanno pensare più ad intimidazioni di stampo mafioso che a semplici atti di teppismo locale. Il murales, realizzato dall’artista Antonio Barbagallo, che ha scelto di prestare gratuitamente la sua opera ai ragazzi del movimento antiracket, su di un muro alto circa sei metri, ritrae un sorridente giudice Falcone con la moglie Francesca Morvillo ed è in attesa di essere completato con i volti degli agenti di scorta e i nomi di tutte le vittime della strage del 23 Maggio 1992.