ALCAMO- Si è svolta ieri la prima conferenza della fondazione dedicata ad Aldo Filippi, uomo di grande cultura e noto ad Alcamo per la sua attività di Preside attento e pacato. La conferenza presediuta dall’erudita e competente figlia di Filippi ha avuto come tema: “Le radici greco-cristiane della cultura europea e il tramonto dell’occidente: integrità, eterogeneità, evoluzione”. Moderatrice della conferenza Francesca Filippi, ha introdotto e concluso gli interventi di tutti e quattro i relatori che si sono succeduti nel relazionare, secondo la propria competenza, sul tema principale.
Il primo ad intervenire è stato il professore Argiroffi, ordinario di filosofia del diritto all’Università di Palermo, il quale ha sottolineato soprattutto il ruolo che la filosofia dovrebbe avere in una società in continuo mutamento come la nostra, dove la metafora di Bauman sulla vita liquida appare quanto mai azzeccata a definire questo stato poco solido che caratterizza le esistenze, le relazioni e la vita stessa per l’appunto. Ebbene la filosofia si dovrebbe porre in ascolto di ogni voce, prestare attenzione a tutti e permettere al senso comune di smettere di considerare estraneo lo straniero.
A seguire il professore Boca, ordinario di Psicologia sociale presso l’Università di Palermo, ha espsosto i meccanismi che sottostanno a pregiudizi e stereotipi sottolineando quanto pensare per pregiudizi rappresenti più che altro una scorciatoia del pensiero, che se da un lato ci permette di non dover vagliare ogni elemento della realtà che ci circonda, dall’altro impedisce spesso una reale conoscenza dell’altro.
Il professore Gerbino, associato di Sociologia generale presso l’Università di Palermo, si è invece soffermato sul concetto di assimilazione intendo con esso il tentativo socio-politico di molte società di appiattire le differenze esistenti per uniformare i migranti al modello dominante. In particolare è stato ribadito quanto molte delle conquiste raggiunte, nel campo dei diritti umani e della socializzazione tra migranti e autoctoni, siano partite dal basso e siano da attribuire al privato sociale che si rende attivo e fattivo nella reale integrazione.
Ha concluso i lavori il professore Guarrasi, ordinario di Geografia umana dell’ Università di Palermo, attento osservatore dalla società siciliana e autore del saggio “La città Cosmopolita”. Guarrasi si è soffermato sulla relatività delle concezioni di oriente e occidente, come di nord e sud, in quanto mere convenzioni per porre differenze e stabilire gerarchie tra i popoli.
La conferenza è stata densa di spunti di riflessione e di approfondimento su temi che hanno spaziato dalle politiche sociali all’attuale situazione politica mondiale.