“Una città in cammino”, il tripudio di Scala

Molti ieri dicevano che il Sindaco Scala aveva preparato una iniziativa per esaltare la sua persona e i suoi anni di amministrazione della città, i discorsi erano intrisi di molta ironia.

Era lecito pensare che era il solito qualunquismo e quindi era meglio andare a vedere l’assemblea cittadina indetta dal Sindaco; il palcoscenico è stato il Centro Congressi Marconi, addobbato ben bene, come si addice ad un grande evento. Da subito si poteva avere la sensazione di essere ad una serata memorabile, infatti il Marconi era gremito. I responsabili della sicurezza in tutti i modi cercavano di far capire alle persone che dovevano lasciare liberi alcuni spazi, anche per la loro sicurezza, ma la gente era troppo presa e vedevano questi appelli alla sicurezza come un attacco alla loro partecipazione al grande evento. Dopo tanto trambusto tutto ebbe inizio, il vice sindaco, Fundarò, nel suo discorso ha voluto ricordare cosa era Alcamo prima del ’93, anno dell’avvento del’ex Sindaco Ferrara, e come tanto è cambiato da quel momento in poi, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista di vivibilità della città, basti pensare al fatto che Alcamo è terza in Italia per politiche sulla raccolta differenziata. Fundarò principalmente ha ringraziato i cittadini e ha sottolineato come essi siano stati e sono la vera fonte di tali successi; il vice sindaco ha parlato con acume politico e con la giusta verve di colui che è lì per rappresentare tutti i cittadini.

Che stia studiando da Sindaco??

Ecco il momento che tutti aspettavano, parla Scala, la voce è sicura, amichevole e come sempre dimostra la sua preparazione, elenca con dati alla mano le cose fatte, e bisogna dargliene atto, spiega senza rendere pesante il discorso. Il Sindaco si è soffermato a ringraziare alcuni illustri ospiti, facendoli salire sul palco. Il primo ringraziamento è stato per il Vescovo Micciché, che ha ricambiato facendo i complimenti all’amministratore Scala, poi è stato il turno di una vecchia conoscenza del Sindaco, contro cui ha combattuto strenuamente, cioé il Presidente della Provincia Turano, che non è sembrato l’acerrimo nemico di sempre, dalle sue parole si evincevano affetto e collaborazione. Quindi il turno dell’On. Oddo che ha lodato Scala, ma ha ricordato alla platea fin a quel momento abituata al buonismo, che destra e sinistra governano differentemente e che ad Alcamo la sinistra al governo della città ha rappresentato un cambiamento radicale positivo rispetto a chi aveva governato prima. Da qui in poi, anche grazie agli interventi di alcuni assessori, il Sindaco Scala ha continuato l’elenco, lungo, delle cose fatte: lotta alla criminalità, eventi culturali, migliorie alle strutture decadenti della città, l’acquisto del Castello di Calatubo (e qui il Sindaco da una ottima notizia, cioé l’arrivo di un cospiscuo finanziamento per la ristrutturazione del Castello); infine ha anche ricordato le iniziative che stanno andando in porto, sia nel campo della riorganizzazione della burocrazia, sia per il risparmio energetico (nascita di una società partecipata per il rinnovamento dell’approvvigionamento elettrico degli uffici del Comune, mediante pannelli solari e simili).

Dopo tutto questo bel sentire si può ben capire che coloro che facevano ironia su questo evento erano davvero dei malpensanti. Alla fine della “festa” tutti si avviarono per andare a prendere la macchina, e forse si saranno soffermati a pensare: come sarebbe stato bello avere un servizio di bus cittadino per meglio circolare e meno inquinare; saliti in macchina si avviarono verso casa e magari hanno avuto esclamazioni non positive sulla situazione disastrosa delle strade cittadine, come succedeva in passato grazie a certi amministratori non efficienti. Da ciò sorge spontanea una domanda: ma non è che hanno ragione quei “comunisti cattivi” che da mesi scrivono su un avvicinamento tra l’amico del Sindaco, l’onorevole Papania, e il Presidente della Porvincia, Turano, che fa parte per motivi familiari e per motivi politici, di quelle amministrazioni, prima del ’93, che ci facevano vivere in una città cupa e indecente?

Che si può dire speriamo di no!

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.