PALERMO – Diego Cammarata, sindaco di Palermo, Lorenzo Ceraulo e Giovanni Avanti, attuale presidente della provincia, sono accusati di omissione di atti d’ufficio e getto pericoloso di cose. L’inchiesta nasce da un’indagine sull’inquinamento del capoluogo siciliane e ha portato all’accusa dei tre esponenti politici e la richiesta di circa due anni di carcere per ciascuno. Dalle indagini sarebbe sorto un evidente disinteresse a contrastare l’elevato smog registrato in città. I provvedimenti previsti per il contrasto sono imposti dalla legge e secondo il pm e la procura, data anche la pericolosità degli effetti, non ci sono le attenuanti generiche per gli imputati. Il 14 luglio sarà emessa la sentenza. Parte civile al processo sono Legambiente e Wwf, che chiedono la condanna e 50 mila euro di risarcimento, e 31 vigili urbani danneggiati dalle emissioni inquinanti, i quali hanno chiesto 15 mila euro di risarcimento ciascuno.