Archeologia:600 monete puniche nelle acque di Pantelleria

TRAPANI – “Un ritrovamento davvero straordinaro!” Sono queste le parole del Ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan che commentano la recente scoperta. Si tratta, infatti, di un piccolo tsoro composto da circa 600 monete bronzee del III Sec. A.C. scoperto nelle acque di Pantelleria. Il ritrovamento si inserisce all’interno di un progetto più ampio di indagini archeologiche subacquee per la valorizzazione di siti sommersi nelle acque di Cala Tramontana a Pantelleria. Questo progetto è stato finanziato dall’Arcus Spa (società del Ministero dei Beni Culturali), e realizzato da Pantelleria Ricerche soc., dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani e dal Dipartimento di Storia dell’Universita’ di Sassari con il coordinamento scientifico di Sebastiano Tusa.Le monete recano una testa di donna con lo sguardo rivolto verso sinistra, l’acconciatura, che mostra alcune varianti, e’ sostenuta da una corona di grano. La figura e’ identificabile con la dea Tanit. Nel rovescio c’e’ invece una testa di cavallo che guarda a destra, elemento che potrebbe essere determinante per l’attribuzione della zecca. Le monete sembrano infatti di epoca sardo-punica e siculo-punica. Si tratta di conii compresi entro un ambito cronologico tra il 300 e il 264 a.C., anche se la circolazione di tali monete e’ proseguita fino alla fine del terzo secolo a.C.. Il ritrovamento rappresenta una conferma dell’importante ruolo economico che Pantelleria ebbe in epoca punico-ellenistica come meta di scambi commerciali dalla Sicilia verso l’Africa, e viceversa, e anche come luogo di produzione agricola. Il tesoretto di monete doveva essere originariamente riposto all’interno di un sacchetto o in un altro contenitore in materiale deperibile da cui le monete potrebbero essere fuoriuscite. La presenza del tesoretto lascia ben sperare circa la possibile esistenza di un relitto. “Durante le prime ricognizioni – spiega Leonardo Abelli, direttore scientifico del progetto – l’esploratore subacqueo Francesco Spaggiari ha individuato un’area che presentava una piccola dispersione superficiale di monete bronzee. L’approfondimento delle indagini ha permesso di riportare alla luce un tesoretto costituito da circa 600 monete”. L’assessore ai Beni Culturali e dell’Identita’ siciliana, Sebastiano Missineo, congratulandosi per il ritrovamento, ha confermato “l’impegno per rafforzare la gia’ forte immagine di Pantelleria come meta primaria del turismo culturale archeologico mediterraneo. La scoperta di queste monete conferma la professionalita’ dei nostri ricercatori, delle nostre strutture e, in particolare, degli addetti specializzati in archeologia subacquea.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteAgricoltura: prorogato il bando per l’accrescimento del valore forestale
Articolo successivoConsiglio comunale: cari cittadini alcamesi, vivere costerà di più