È ormai ampiamente assodato che i metodi basati sul terrorizzare la persona non hanno alcun successo sui fumatori, e piuttosto che sortire qualunque effetto vengono presto dimenticati e talvolta non vengono nemmeno presi in considerazione. Così le scritte, e in alcuni casi le orribili foto, comparse sui pacchetti di sigarette, così come tutte le campagne antitabagismo non sono mai state un forte deterrente per il fumatore, per la gioia di multinazionali del tabacco e monopolio di stato nel caso italiano.
Il metodo messo a punto da Allen Carr, denominato “Easyway”, si basa sull’esperienza personale dello stesso autore, il quale dopo ben 33 anni di dipendenza da nicotina, il 15 luglio 1983, decide di porre fine a tale insana abitudine attraverso la sola forza della propria ragione. Il libro dal titolo “è facile smettere di fumare se sai come farlo” è diventato nel corso degli anni un bestseller vendendo milioni di copie in tutto il mondo e diffondendo le riflessioni del suo autore. Si tratta di un metodo tutto sommato semplice ma efficacissimo poiché basato sul cambiamento delle percezioni del fumatore che a poco a poco si rende conto di non ricavare alcun vantaggio dal consumo di nicotina, quanto piuttosto di essere diventato schiavo di un oggetto che non offre alcun beneficio. Non si tratta di false promesse, né di metodi bislacchi e fantasiosi che richiedono chissà quali capacità. Il successo del libro è da attribuire proprio alla semplicità delle considerazioni che ogni fumatore dovrebbe fare per porre fine al suo tormento. Tormento, ansia, nervosismo che il fumo, contrariamente alle false credenze, non lenisce ma crea e alimenta. Non vedrete scritto in nessun capitolo che il fumo uccide, e del resto averlo scritto sui pacchi di sigarette non si è rivelato di certo un deterrente per i fumatori, ma solo la certezza per le multinazionali di aver avvisato che il loro prodotto è nocivo per non aver più problemi di natura legale. Il fumatore è sempre più consapevole del rischio cui va incontro, anche grazie alle numerose ma poco efficaci campagne di prevenzione, ma ciò che non prende quasi mai in considerazione, è l’estrema forma di dipendenza che alimenta l’illusione che la sola forza di volontà basti a smettere. Volontà e ragione sono ciò che serve per non fallire e ciò su cui si basa il libro, un lento cambiamento della percezione, per lo più scorretta, che si ha della sigaretta e del fumare in generale, pratiche niente affatto che rilassanti e d’aiuto alla concentrazione. Le false motivazioni, a poco a poco smontante dalla sapiente scrittura di un fumatore esperto, faranno si che non resti nessun buon motivo a supporto del continuare.
Colpita dalla forza del libro, dalla scrittura semplice ed efficace, e dalle innumerevoli immagini che aiutano meglio a comprendere le metafore dell’autore mi sono imbattuta nelle testimonianze di due ex fumatori che a partire da motivazioni diverse si sono avvicinate al libro per poi raggiungere lo stesso effetto. A supporto della validità di tale metodo ho deciso di riportarle integralmente.
- In realtà io ho smesso di fumare prima di decidere di leggere il libro, di cui avevo spesso sentito parlare ma che, come ogni tossicodipendente tabagista, non mi sognavo neanche di leggere. Questa presa di coscienza e decisione anticipata mi ha dato il vantaggio di assimilare con più facilità le semplicissime verità esposte nel libro. Il metodo Easyway non mi ha convinto a smettere, proprio perchè avevo già deciso di mia spontanea volontà, ma mi ha aiutato tantissimo nel rendermi conto dei meccanismi di schiavitù di cui ero succube.Le difficoltà maggiori si incontrano i primi 4/5 giorni. La dipendenza fisica, quella che Allen Carr chiama il “piccolo mostro”, si fa sentire. Sei convinto della tua scelta e felice di essere un NON fumatore. Però… però hai ancora la nicotina in circolo e la voglia di fumare una sigaretta è altissima. Per fortuna, quando capisci i meccanismi di dipendenza che stanno dietro la nicotina, ti rendi conto razionalmente che questa voglia passerà molto presto e che ammettilo, che cosa ti stai perdendo? Niente di buono!Il metodo basato sulla forza di volontà, di cui ampiamente si parla nel libro, ti mette nella condizione di pensare tutto il santo giorno alla sigaretta che non vuoi concederti perchètifatantomalemaquantoperòerabellofumare! Sei irascibile, profondamente triste e facilmente “corruttibile” da quell’ultima sigaretta che da anni che ti prometti di fumare.
Se non capisci il meccanismo perverso che sta dietro ad ogni singola sigaretta è dieci volte più difficile rinunciare a qualcosa che illusoriamente ti fa stare bene con te stesso e con il mondo. Illusoriamente, si. Perchè ciò che tu credi che ti faccia stare bene e che ti renda sicuro di te in realtà ti avvelena il corpo e la mente; ti rende schiavo di un’abitudine cattiva che ti ruba un sacco di soldi, che ti fa puzzare i capelli e i vestiti (per non palrare delle dita!) e che non ti fa godere pienamente delle singole gioie della vita (che ti uccide lo sai già, ma sembra non essere una motivazione sufficiente per quasi nessuno).
E’ vero che smettere di fumare è facile se sai come fare. - La mia è una storia un pò diversa. Adoravo fumare e sfumacchiare, adoravo le pause caffè e le pause in generale, perchè era sempre un occasione buona per accendere una Merit. Circa a metà agosto scorso mi son trovato a Londra, con l’aereo che partiva dopo circa 9 ore, dal mio arrivo in aeroporto, ed un libro in tasca: “è facile smettere di fumare se sai come farlo” di Allen Carr (c’era anche la Gazzetta vecchia di una settimana). Primo pensiero: che sfiga (diamo un occhiata alla Gazza)! Pensiero successivo: meglio iniziare a leggere perchè la nottata è lunga! Pagina dopo pagina iniziavo a capire che forse era la volta buona. Il libro non contiene una formula magica che ti consente di smettere dall’oggi al domani. No. Il libro semplicemente fa leva sulla razionalità di chi legge. Analizza il problema dell’essere fumatori in maniera razionale ed a 360°, imponendoti di ragionare. Tu ragioni….ragioni…e capisci. Capisci e decidi che non ha senso fumare per una miriade di motivi. Si è accesa la lampadina! Hai voglia di essere un non fumatore e sfidare te stesso. Fantastico!Il difficile sta nelle 48/72 ore successive. Bene. Sei convinto al 80% di smettere di fumare ma la dipendenza fisica c’è e si fa sentire. Senti quel vuoto/appetito/”smania” sulla bocca dello stomaco che ti tenta e ti ritenta… “dai solo una!” “una boccata e smetto”. Sta qui la chiave di volta o meglio di s-volta! Se riesci a far prevalere l’80% per i primi 3 giorni è fatta! Credetemi dopo penserete al terribile sapore dell’ “amata” sigaretta e non ci sarà nessuna difficoltà nel non accenderla. La cosa più bella di tutte in assoluto è la convinzione che se sei riuscito a smettere di fumare, e sei un NON fumatore CONVINTO, puoi fare di tutto….dieta, corsa, studio, sopportare meglio le persone e le situazioni che prima richiedevano assolutamente una Merit!
Il metodo “Easyway” è veramente furbo ed intelligente. Nessuna imposizione o privazione, nessuno sforzo!
Pone semplicemente il problema in maniera “alternativa” diversa nuova, ma soprattutto razionale! Svela il “trucco” dell’essere fumatori; una volta capito il “trucco” solo una scemo continua a “giocare”! Ad oggi è quasi un mese che non fumo, lo so non è tantissimo, ma in un mese ho perso 2Kg (smentendo chi dice che se smetti diventi un ciccione), corro con costanza e mi sento orgoglioso e fiero di me!