TRAPANI- La riunione che doveva aver luogo il 15 settembre è stata rinviata a lunedì 19 per permettere ad alcuni esponenti della provincia (tra cui il Presidente stesso, il presidente del consiglio e alcuni consiglieri) di prendere parte alla protesta che giovedì si terrà a Roma contro il disegno di legge, approvato lo scorso 8 settembre, che dovrebbe sopprimere le province. Dalle parole di Poma, presidente del consiglio provinciale, si evince proprio questa dura presa di posizione contro tale decisione. A parere suo infatti, e i conti in effetti non sembrano dargli torto, la soppressione sarebbe un atto quasi interamente inutile in termini economici poichè non solo non porterebbe alcun vantaggio ma richiederebbe ulteriori sperperi. La motivazione addotta per tale taglio non sembra pertanto assolutamente valida, inoltre aggiunge Poma, l’esistenza delle province non solo è prevista dalla costituzione ma permette anche il decentramento democratico. Il suggerimento sarebbe quello di accrescerne, piuttosto, le capacità e il potere decisionale. Di questo, e di molto altro, si discuterà a Roma per portare avanti la mobilitazione.
La questione fondamentale è proprio il tanto decantato taglio della spesa pubblica che facendo transitare tutti i dipendenti da un ente ad un altro non verrebbe nemmeno preso in considerazione. Certo se l’abolizione comportasse uno snellimento delle macchine burocratiche e garantisse un servizio locale opportuno forse la mancanza non la sentirebbe nessuno. Ma sembra prevalere un continuo parlare di tagli che nel caso in cui colpiscono i piani alti rimangono solo presunti mentre quando colpiscono i cittadini medi sono più che veri.