Il Sindaco Scala “capo dei sindaci ribelli”

La misura è colma e quindi bisogna mobilitarsi; sembra proprio esprimere questo la decisione dei sindaci siciliani di attivarsi per combattere strenuamente contro la manovra finanziaria, ma anche contro le precedenti. Il Comitato direttivo dell’Anci nazionale ha formalmente deciso di trasformare un dissenso, che prima si limitava a dichiarazioni, in azioni concrete. Infatti,  il 15 settembre, è prevista la giornata nazionale di protesta di tutti i Comuni d’Italia. La protesta in Sicilia si articolerà in questo modo: al mattino è prevista simbolicamente la chiusura degli Uffici Anagrafe e Stato Civile e la riconsegna in Prefettura, alla presenza di Assessori e Consiglieri, delle deleghe del Sindaco quale Ufficiale del Governo. Nel pomeriggio, infine, si procederà con la convocazione dei Consigli comunali aperti alla partecipazione delle parti sociali e dei cittadini”.

Ad oggi, quindi, uno dei tanti miracoli fatti dalle politiche berlusconiane sembra essere il fatto di aver  trasformato anche il più moderato dei sindaci siciliani in amministratore che si ribella anche con toni duri.

Una voce forte tra  i sindaci “ribelli” è stata quella del Presidente dell’AnciSicilia, nonché Sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, che così si è espresso: “I Comuni siciliani, pur non subendo conseguenze sul piano ordinamentale, sono fortemente penalizzati dalle misure finanziarie approvate e si troveranno costretti ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre drasticamente i servizi resi ai cittadini”.  Scala si è espresso e si muove come un vero paladino che vuole giustizia per i suoi uomini, anche se rischia di cadere nel qualunquismo, che regna sovrana in un momento di crisi economica-sociale-politica, perché questa mobilitazione potrebbe essere usata da qualche sindaco, che fino a poco tempo fa ha amministrato allegramente le finanze del proprio comune, per nascondere le proprie colpe per la diminuzione dei servizi e l’aumento delle tassa locali.

Di sicuro, la mobilitazione non ha questo scopo, anche se qualche furbetto ne potrebbe approfittare, ma ha lo scopo di denunciare fortemente le politiche economiche e finanziarie degli ultimi decenni, che hanno avuto come effetto unico quello di impoverire i comuni e quindi tutti i cittadini.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteIl ritorno dell“Ancien regime”
Articolo successivoConsiglio provinciale in mobilitazione per non abolire le province
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.