Dopo il temporale sembra esser tornato il sereno nella famiglia Lombardo, sia il Presidente che il fratello sono stati liberati dall’accusa di favoreggiamento della mafia, anche se ancora pende su di loro l’accusa di scambio di voto. I Siciliani saranno contenti per quest’esito, perché si può esser solo contenti di non avere un Presidente “mafioso”, a prescindere dal giudizio favorevole o meno sulle politiche del Governo Lombardo. Fino a qua sembrerebbe tutto normale, ma se si va a pensare che comunque Lombardo resta accusato di scambio di voti, la soddisfazione si spezza, perché non è un reato da niente, anche se nella cultura che va per la maggiore, sembra che se non si è accusati di mafia significa che si è onesti. Così molti politici che sono stati scagionati dall’accusa di aver avuto a che fare con la mafia hanno esultato, invece hanno trattato il fatto di essere stati condannati per reati contro l’amministrazione e per altri reati, come se questi non fossero una colpa o peggio facessero parte di una prassi consolidata.
Esiste ancora una questione morale ancora aperta!
Scusate per la digressione, anche se doverosa, ritorniamo al Presidente Lombardo, a cui auguriamo di essere liberato anche dall’accusa di scambio di voti.