TRAPANI- Sarà che circolano sempre voci, scarse notizie o quasi pettegolezzi, ma se i vertici del Sant’Antonio Abate, ospedale di Trapani, hanno sentito l’esigenza di pubblicare a mezzo stampa una lettera aperta, un motivo ci sarà. La libera informazione è un bene imprescindibile, ma trattandosi di cure è una giusta informazione che rende il miglior servizio sociale. In data 26 settembre, il dott. Di Girolamo, responsabile del reparto di cardiologia, ha fatto pubblicare una lettera aperta ai cittadini facendo una sorta di “punto della situazione attuale”, ricordando che il reparto è ormai aperto da circa trent’anni ed ha quindi acquisito tutta la professionalità necessaria e si è dotato di strumentazioni moderne, passando da poche centinaia di pazienti alle migliaia degli ultimi anni. In un primo momento, l’attività del reparto era limitata ad alcune patologie cardiache; negli anni il raggio d’azione si è così allargato che adesso solo nei casi di intervento di cardiochirurgia si rivolgono alle strutture del capoluogo, mentre per coronografie, angioplastiche e metodologie a supporto degli infartuati, non è più necessario muovervi dalla provincia, tanto più che con il nuovo sistema assistenziale a Trapani, è il fulcro della provincia per quanto riguarda il sistema ospedaliero. La migliore notizia è che sono stati raggiunti standard nazionali quanto a cura e prevenzione degli infarti, scendendo a percentuali più che soddisfacenti. Dunque la lettera aperta non è volontà propagandistica di medici con manie di protagonismo, ma piuttosto la volontà di far conoscere una realtà che funziona nella provincia di Trapani e ancor più la necessità di far sapere che, in caso di bisogno per sè o per gli altri, Trapani dispone di tutti i mezzi idonei a salvare la vita, non correndo inutili rischi con lunghe corse verso Palermo. Il testo integrale del dott. Di Girolamo è visualizzabile alla pagine del sito dell’asp Trapani.