La Procura di Palermo ha giudicato necessaria la richiesta di rinvio a giudizio per il Sen. D’Alì, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Non sono valse a niente le varie memorie e documentazioni difensive, poste in essere dal Sen. D’Alì: il processo inizierà e sempre con le stesse pesanti accuse.
La reazione del Senatore è sembrata un misto di rabbia e “rassegnazione”, che ha espresso con queste parole: “Sono una persona onesta e perbene. Non avrei mai immaginato che a stabilire ciò dovrà essere il giudizio di un tribunale, oltre quello dei cittadini, che mi conforta da sempre e con diverse espressioni manifestatomi. Ma va bene anche così”.
Non si è fatta attendere la solidarietà nei suoi confronti, in primis il Presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, che con un comunicato ha voluto ribadire stima per D’Alì e si è dichiarato sicuro che lo stesso sarà capace di dimostrare l’estraneità ai fatti contestatigli.