PALERMO – Prima si dovranno potenziare i punti nascita che resteranno attivi, poi si penserà a chiudere quelli che non raggiungono i 500 parti annuali. E’ questa la conclusione raggiunta nell’incontro di ieri della commissione Sanità all’Ars.
“Un’eccellente sintesi che, non a caso, è stata raggiunta all’unanimità. Era importante comprendere e far comprendere ai cittadini che il piano di riconversione dei punti nascita, frutto di un lavoro approfondito portato avanti dagli esperti del settore, è stato adottato sulla base di evidenze scientifiche e per garantire la massima sicurezza delle mamme e dei loro figli”, commenta con soddisfazione l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo.
“Nel frattempo – ha concluso Russo – porteremo avanti il progetto “Isole Minori”, su cui c’è un’intesa di massima con il Ministero, che ha garantito appositi fondi con i quali daremo vita a un progetto innovativo, che sarà poi “esportato” nel resto d’Italia”.
Su tale conclusione, Raffaele Lombardo afferma: “La tutela della salute delle mamme e dei bambini, e più in generale dei siciliani, è sempre stata primaria per il governo della Regione. Essi rappresentano il nostro futuro e la loro sicurezza è una priorità assoluta. In questa ottica, la scelta di dar vita ad una nuova finestra temporale per garantire, allo stesso tempo, la sicurezza sanitaria, le esigenze del territorio e l’equilibrio finanziario del sistema dimostra come l’intero piano sanitario sia gestito, dal governo, con coscienza ed attenzione”.