TRAPANI. Sequestrati beni sparsi per l’Italia, per un valore di circa tre milioni di euro, ad un faccendiere trapanese, F.Tartamella. L’ingegnoso” affarista” aveva creato un sistema di acquisti non pagati e poi di ricettazione tramite società fittizie create per l’occasione. Le indagini nascono nel bresciano a causa della denuncia di un imprenditore truffato per quattromila euro(materiale non pagato). La Guardia di Finanza durante le sue investigazioni aveva in un primo momento tratto in arresto quattro persone, ma nel proseguire ha scoperto che la vera mente dell’operazione era il trapanese, reo di bancarotta fraudolenta , truffa, reati finanziari, ricettazione il tutto perpetrato in combutta con altri malviventi. Tra i beni confiscati una villa nel trapanese di ben 18 stanze con piscina e accesso al mare privato, in una nota località turistica.Sequestri sono stati fatti anche a Brescia,Perugia e Pavia. Un lavoro congiunto della guardia di Finanza di diverse località italiane ha portato gli agenti di Piacenza all’arresto del trapanese, già noto alle autorità per altre attività illegali, c’è anche il sospetto che possa essere implicato in un pluriomicidio avvenuto nel 2006 nel Nord Italia, noto come strage Cottarelli(dal nome della famiglia trucidata). Per lo stesso fatto oltre a lui furono indagati altri siciliani ma rimane ancora il sospetto che il suo sia stato un ruolo di primo piano nella vicenda, anche se le indagini non hanno fatto piena luce sui fatti.