I precari provinciali davvero verso la stabilizzazione?

TRAPANI – Il tempo per la stabilizzazione dei precari provinciali stringe ed ormai l’amministrazione deve accelerare l’iter per permettere ai 206 lavoratori, che da oltre vent’anni prestano la loro attività lavorativa, di assicurare così il funzionamento degli Uffici, grazie a contratti a termine o altre fattispecie giuridiche. I contrattisti o ex LSU, PUC e ASU richiedono la loro definitiva stabilizzazione in tempi rapidi anche perchè il termine ultimo si fà sempre più vicino (il 31 dicembre 2012), che, se non rispettato, rischierebbe di togliere ogni forma di sostentamento a tante famiglie per le quali questo lavoro precario ha finora costituito l’unica fonte di reddito. Il prossimo 5 dicembre sarebbe addirittura l’ultimo giorno utile per procedere alla contrattualizzazione dei 17 dipendenti ASU. Quest’ultima notizia è stata data dai rappresentanti della CGIL durante l’incontro della tarda mattinata di ieri con i Capigruppo, il Presidente del Consiglio e alcuni lavoratori precari.

Precise rassicurazioni sulla positiva soluzione della complessiva problematica sono però ancora una volta venute dal Presidente della Provincia, On. Mimmo Turano, il quale non ha preso parte alla predetta riunione della Conferenza dei Capigruppo per l’attivazione di un apposito tavolo tecnico che lo stesso Presidente Turano ha disconosciuto, perché avrebbe potuto istituirlo soltanto l’Amministrazione, ma ha ribadito, addirittura con maggiore determinazione e forza rispetto agli interventi sull’argomento già effettuati nelle sedute di Consiglio del 14 ottobre e del 22 novembre scorsi, che il percorso virtuoso intavolato con la Regione Siciliana avrà buon esito entro i termini previsti per tutti i lavoratori interessati. “Quando riceverò la comunicazione da parte della Regione convocherò subito l’assemblea dei lavoratori che tranquillizzo nuovamente”. “Pensavo – ha poi aggiunto il Presidente della Provincia – di essere stato chiaro. Riconfermo l’impegno assunto e dimostrato dagli atti sempre adottati a favore del personale dipendente, in particolare di quello precario”. Il Presidente Turano, che in precedenza aveva affermato di non avere nulla da ripetere a chi fa finta di non capire e paventa tensioni che non esistono, si è detto anche pronto ad incontrare le sigle sindacali per eventuali chiarimenti ed ha concluso affermando che i dipendenti precari possono fidarsi del Consiglio Provinciale e del Presidente della Provincia.
Successivamente, un’altra importante assicurazione è poi venuta dall’Assessore alle Finanze, Calogero Minore, il quale, nel confermare che l’impegno dell’Amministrazione è quello di stabilizzare tutti i precari anche perché la Provincia non può fare a meno di avvalersi di questa determinante forza-lavoro, ha affermato che “l’assunzione a tempo indeterminato dei dipendenti precari non avrà alcuna conseguenza per quanto concerne i parametri previsti per il rispetto del patto di stabilità e che non esiste nessun’altro problema perché la spesa occorrente per questo personale sarà puntualmente inserita nel prossimo bilancio dell’Ente”.

Per il capogruppo del PDL, Piero Russo, invece, la dichiarazione dell’Assessore Minore ha posto un punto fermo sulla questione e non ci possono essere più dubbi sulla risoluzione del problema della stabilizzazione dei lavoratori precari. Russo si è detto anche assolutamente rassicurato dalle parole del Presidente Turano ed ha aggiunto che il PDL è accanto ai lavoratori precari come ha sempre fatto, augurandosi altresì che non ci siano strumentalizzazioni da parte di qualche sigla sindacale, perché non si può giocare su chi è precario da oltre vent’anni.

Per il Consigliere Francesco Cucchiara (PD), infine, bene fanno i lavoratori precari a fare sentire la loro voce in vista della fatidica data del 31 dicembre 2012 e di quella imminente del 5 dicembre 2011 per i 17 dipendenti ASU. “Mi auguro – ha aggiunto Cucchiara – che il Presidente Turano tenga conto di queste scadenze. Entro la fine del corrente mese di novembre saremo chiamati ad approvare le variazioni al bilancio e dobbiamo quindi avere le idee chiare. Cominciamo a diminuire il numero dei Dirigenti dell’Ente e l’importo del loro salario accessorio, che appaiono sicuramente eccessivi”.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.