TRAPANI- I lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante del porto sono ultimati e a breve potranno essere avviate le procedure di gara. Il recupero di tale bacino è fondamentale per il rilancio della cantieristica trapanese, con i conseguenti posti di lavoro collegati a tale rilancio. Questo il parere di Camillo Oddo, vicepresidente dell’assemblea regionale.
Poi aggiunge rivolgendosi agli operai in cassa integrazione: “Chi rischia il posto di lavoro ha il diritto non soltanto di difenderlo ma anche di protestare come ritiene più utile per far sentire la sua voce. Il sindacato ha il diritto-dovere di sostenere i lavoratori e di rivendicare per loro il rispetto delle regole. I lavoratori della CNT, tutti, nessuno escluso, sono in cassa integrazione. Chi protesta chiede al gruppo D’Angelo, che gestisce il CNT, di bloccare la mobilità e di prolungare la cassa integrazione. L’azienda ha risposto con un piano industriale che prevede il progressivo riassorbimento di tutto il personale. Soluzione bocciata da chi sta sulla petroliera e da una organizzazione sindacale autonoma. E’ un muro contro muro che non porta lontano. Chiamare l’azienda alle sue responsabilità approfondendo, nei dettagli e nei minimi particolari, il piano industriale non è un segno di resa. Faccio un appello ai lavoratori. Mettano da parte diffidenze, vecchie ruggini, sospetti, dubbi per incalzare la società, per consolidare il piano industriale, per coinvolgere le istituzioni e la politica a farsi garante di un accordo alto e nobile che punti al rilancio della cantieristica navale pensando non soltanto di salvare gli attuali posti di lavoro ma di crearne di nuovi. La protesta fine a se stessa finisce per isolare, per indebolire anche le giuste cause.”