PALERMO – Un bambino di 18 mesi di Palermo è arrivato all’ospedale Di Crisitina in condizioni gravissime e con problemi respiratori. A condurlo ieri sera in ospedale i genitori.
“Non vedevamo queste cose da anni. Siamo rimasti allibiti per questa violenza”, dicono i medici dell’ospedale Di Cristina. Il bambino aveva delle bruciature sulle mani, evidenti ematomi sul viso e nel sangue gli è stata trovata una gran quantità di cocaina. Grazie all’immediato intervento dei medici è stato possibile strapparlo alla morte ma le sue condizioni restano ancora gravi, tanto da restare ricoverato ancora nel reparto rianimazione con prognosi riservata.
La Procura ha aperto un’inchiesta sulla vicenda indagando sui genitori, indicati come i maggiori indiziati dei maltrattamenti sul figlio e non è escluso che il bimbo venga tolto alla coppia. Entrambi sono tossicodipendenti del quartiere Albergheria. I poliziotti hanno perquisito la loro abitazione in cerca della droga.
Il padre e la madre hanno raccontato che il bimbo è stato allattato fino al quarto mese, per cui la cocaina è stata assunta dal piccolo attraverso la madre.
I genitori hanno anche giustificato i lividi sul viso del figlioletto accusando un altro dei loro figli. “È stato lui a maltrattarlo. Le bruciature sulle manine? Se l’è provocate lui con l’accendino”, hanno detto, ma i medici della Rianimazione non gli hanno creduto. La polizia è arrivata in ospedale dopo una chiamata del personale medico. I medici hanno anche eseguito una visita per escludere abusi sessuali.