PALERMO – Ha riaperto gli occhi il piccolo che nella serata di sabato scorso è stato portato dai genitori in ospedale in condizioni gravissime. Non solo evidenti segni di un accanito pestaggio, ma anche con un elevato tasso di cocaina nel sangue. Ora il piccolo Samuele sembra dare i primi segnali di ripresa:ha pianto ed ha fatto capire di avere fame.
Samuele è ormai la mascotte dei medici del Di Cristina: “Siamo fiduciosi che possa farcela. Ha una tempra forte e poi ci sentiamo ormai tutti padri e madri del nostro piccolo paziente. Ha bisogno di affetto e speriamo che presto venga affidato a una famiglia che possa amarlo”.
Il viso tumefatto per gli ematomi, l’addome devastato da un pestaggio, la cocaina ingerita: questo l’orrore a cui è stato sottoposto il bambino di soli 18 mesi e che potrebbe lasciargli gravi problemi per tutto il resto della sua vita. Nonostante i lavaggi al fegato la cocaina non è stata smaltita e i valori epatici non promettono nulla di buono.
Proprio a riguardo della cocaina ingerita al momento sembra essere stata una distrazione della madre e del suo compagno: avrebbero lasciato la droga sul tavolo alla mercé del piccolo.
Intanto la città di Palermo fa sentire tutto il suo calore al piccolo: da domenica sono arrivate almeno venti telefonate di mamme disposte a prendere in affidamento il bambino ridotto in fin di vita dalla furia della madre giovanissima.