Assessore Messana può fare un bilancio del suo operato all’interno di questa amministrazione?
Posso mettere in evidenza il mio impegno e quello di tutta l’amministrazione, nella convinzione che sviluppo delle attività culturali e crescita della nostra società sono un tutt’uno. Questo anche se la riduzione dei trasferimenti statali, i ritardi nell’assegnazione di quelli regionali e le norme stringenti del patto di stabilità mettono a dura prova la nostra volontà politica.
Ma Alcamo, la città di Ciullo, la città che ha dato un contributo importante alla nascita della lingua italiana, Alcamo, è cresciuta e dovrà crescere ancora in servizi culturali avanzati, capaci di interagire con le potenzialità turistiche del nostro territorio. E se qualcosa è stato fatto, e non solo da me ma anche dagli assessori che mi hanno preceduto, molto di più è quello che dobbiamo ancora fare, e che sono sicura farà la prossima amministrazione comunale. Al giorno d’oggi il nostro stesso sviluppo economico passa attraverso la riscoperta della nostra cultura, dei nostri saperi, delle nostre tradizioni, del patrimonio di comunità organizzata racchiuso non solo nei nostri beni monumentali, architettonici e nelle stesse trame urbane della nostra città storica, ma anche nel saper fare e nelle abilità dei nostri coltivatori, dei nostri artigiani diventati imprenditori, nelle stesse nostre tradizioni se queste sono reinterpretate per parlare al cuore ed alla mente dei nostri giovani, mettendo a valore i beni di cui disponiamo senza mummificarli, ma esponendoli anzi al soffio vivificatrice della contemporaneità.
In questi anni è stata impegnata nella crescita culturale della città. Ha avuto riscontri positivi durante le sue iniziative?
I riscontri sono stati tanti e tutti positivi. Basta pensare al successo dell’iniziativa “Finalmente è venerdì”, o alla ampia partecipazione alle nostre annuali “Settimane della cultura”, o, ancora, alla valorizzazione delle nostre tradizioni religisiose con l’organizzazione della mostra “Pani Sacri”, dedicata al rito del Patrocinio, molto vivo ancora oggi nella nostra città. Oppure basta pensare al vero e proprio entusiasmo che ha accompagnato l’apertura del Museo d’Arte Sacra, annesso alla Basilica di Santa Maria Assunta, apertura resa possibile dal determinante contributo del Comune, sia in termini di risorse sia di personale dedicato. E da ultimo vorrei ricordare il successo di “Aulentissima”, un mese di Poesia, iniziativa ispirata a Cielo d’Alcamo nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che ha avuto un’eco non solo cittadina, ma anche regionale, come testimoniato da un ampio servizio ad essa dedicata su Rai 3 Sicilia lo scorso 3 gennaio.
Per quanto attiene alle problematiche di una migliore gestione dei nostri spazi culturali mi piace riferirmi al Collegio dei Gesuiti.
Stiamo finalmente completando, a pochi anni dalla sua apertura al pubblico, una più completa funzionalità dell’importante complesso monumentale. Accolti dalle sue antiche mura e dai suoi splendidi spazi esterni, conviveranno in feconda armonia la Biblioteca Civica, gli spazi dedicati all’arte contemporanea ed il Caffè letterario. Per quanto riguarda la Biblioteca, stiamo realizzando l’arredo della grande sala di lettura, che sarà tra poco aperta al pubblico, la sistemazione di una sala di consultazione per il libro antico, e migliorando la climatizzazione. Dopo la recente abilitazione della cabina elettrica, è stato finalmente messo in funzione l’ascensore che consentirà l’accesso ai piani superiori anche agli anziani ed ai diversamenti abili. Migliorerà la sicurezza, con il prossimo potenziamento della videosorveglianza. E’ prossima l’apertura del Caffè Letterario, che renderà fruibile il Giardino annesso al Collegio, oggi in disuso, per il quale stiamo concludendo l’iter per l’affidamento ai privati. Inoltre, si procedera’ a breve, grazie ad un finanziamento del PO-FESR 2007-2013, ad allestire gli spazi superiori del primo piano che saranno destinati all’arte contemporanea.
In quegli spazi, non solo si faranno mostre dedicate ad artisti di rilievo nazionale ed internazionale, come è stato per la mostra del nostro concittadino Turi Simeti nel 2010, ma si sosterranno le nuove e nuovissime generazioni di artisti – come è stato nel caso delle due edizioni della mostra nota come “Ottocelle” o come “ Passion me” -, che potranno esprimersi e farsi conoscere. Con questo intendimento è stata stipulata una convenzione con l’Universita’ di Palermo per realizzare al Collegio un master di II livello (di durata biennale) su “Interpretazione e valorizzazione dei beni culturali”. Per realizzare una tale prestigiosa collaborazione abbiamo avanzato alla Regione una richiesta di finanziamento sul PO FESR 2007-2013 che completerebbe il quadro di un pieno utilizzo del Collegio, e che prevede, in sintesi, la istituzione del “Creative Lab Alcamo”, laboratorio ed incubatore della creatività contemporanea, con l’obiettivo di farne un punto di riferimento per i nuovi talenti nel campo dell’arte e delle attività dell’artigianato artistico in generale, in collegamento con il territorio e con i bisogni espressi dalla comunità insediata, con lo sguardo rivolto alla domanda turistica e di fruizione ed alle dinamiche culturali in atto a livello locale e internazionale.
Ma io per temperamento guardo ai problemi emergenti, piuttosto che ai risultati conseguiti.
Penso ancora a quanto ci resta da fare in questo scorcio di legislatura. Intanto, la realizzazione del Museo del Vino al Castello dei Conti di Modica, e soprattutto l’avvio del complesso iter per il consolidamento dello stesso Castello, che a più di quindici anni dal restauro mostra i segni di un degrado strutturale che andrà rapidamente e vigorosamente affrontato con idonee misure e con appositi finanziamenti che stiamo ricercando.
Penso al Teatro “Cielo D’Alcamo”, per il quale è ancora aperto il problema di trovare le risorse per la climatizzazione così da consentire un suo pieno utilizzo anche nella stagione estiva ed il problema di trovare una soluzione efficace per una sua migliore gestione ed un più ampio utilizzo, magari con l’apporto di capacità ed esperienza del Piccolo Teatro, operante da decenni nella nostra città, e di altre associazioni interessate.
C’è chi sostiene che il Sindaco Scala sia stato un’accentratore di tutto lo scenario politico in città. Può confermarlo?
Il Sindaco Scala è un Sindaco che sa il fatto suo. Fra l’altro la sua recente nomina a massimo dirigente dell’ANCI in Sicilia è un riconoscimento, prima che politico, di merito per la sua competenza e preparazione, conseguita sul campo, in dieci anni di indefesso impegno per il governo della città. Che sia anche un accentratore è assolutamente vero.
Sembra quasi certa la candidatura a Sindaco del Senatore Papania. Pensa che sia l’uomo adatto?
E’ l’uomo adatto se si adatterà ad un necessaria discontinuità. Con ciò voglio dire che la città è stata amministrata bene, ma che i cambiamenti indotti dalla attuale fase, dovuti alla stringente emergenza sociale ed economica, alla fuga dei nostri giovani per studio o per lavoro, alla necessaria sostenibilità di tutte le politiche in ogni campo (dall’istruzione, all’ambiente, ai servizi sociali ed ai servizi di rete) rendono ineludibili nuove soluzioni, che finora era possibile eludere, un più grande rigore, ed una riorganizzazione delle strutture del Comune sia dal lato delle risorse umane che di quelle materiali. E forse è necessario anche meno accentramento e più collegialità.
Un eventuale accordo con il Terzo Polo troverebbe anche la sua approvazione?
Non mi appassiona la dinamica degli accordi “politici”, e penso che la gente, a livello comunale, se ne freghi altamente. Perché il vero tema non è questa o quella alleanza elettorale, men che mai a livello locale, ma una risposta semplice ad una domanda altrettanto semplice: ma la politica serve ancora a qualcosa? A qualcosa, intendo, che non siano i fatti miei o i fatti tuoi, ma i fatti di tutti. Oggi sono in pochi a crederci, ed ancora meno ci credono gli addetti ai lavori.
Perciò alla sua domanda circa l’accordo con il terzo polo, e per restare in tema di prossime amministrative, rispondo: perché no? Ma solo se questa alleanza sarà settata su scelte, anche quelle meno popolari, che siano leggibili da tutti per un ritrovato senso del bene comune, e se a fare quelle scelte saranno persone convincenti, capaci di coniugare competenza e visione della società e del suo sviluppo.
Progetti per le prossime amministrative ad Alcamo?
Niente progetti personali. Il mio unico progetto è quello di non negarmi, qualora mi fosse richiesto, ad un eventuale impegno per la mia città, solo per la mia città. Il 18 di questo mese di gennaio ricorre il 70° anniversario della morte di mio nonno Giuseppe Messana, poeta di un certo livello, a cui è dedicata una strada nel nostro centro storico. Così come a mio padre è stata dedicata una strada ed un Centro per gli anziani. Non potrei mai dire di no a questa città, alla mia città, dove tutti i miei affetti sono stati e stanno. Anche se un po’ mi costa e vorrei sempre fuggire.