La brillante operazione condotta dalla divisione anticrimine della Questura di Trapani e dal nucleo della guardia tributaria della Guardia di Finanza, in merito al sequestro di beni per circa 25 milioni di euro, è stato accolto dall’intero consiglio Provinciale di Trapani con grande compiacimento. A nome mio personale e dell’intero Consiglio Provinciale, – afferma il Presidente Poma – avverto il dovere di esprimere vivo compiacimento e plauso per l’importantissima operazione che, oltre a confermare purtroppo l’impressionante vastità del dilagante fenomeno della corruzione nella nostra società e del nefasto intreccio tra certo mondo pseudo imprenditoriale e taluni ambienti di altrettanto pseudo politica, apre uno spaccato molto eloquente sul vero tessuto connettivo delle organizzazioni mafiose nel nostro territorio e che, fra l’altro, da circa un ventennio, consente al super boss Matteo Messina Denaro di mantenere, nonostante tutto, il suo status di latitante e di continuare ad esercitare pesanti condizionamenti di carattere politico-economico che bloccano ogni ipotesi di sviluppo della provincia di Trapani che si voglia fondare sul rispetto della legalità e delle normali regole del mondo del lavoro.
Lo stesso continua dicendo: “I numerosi risultati ottenuti in questi ultimi anni ci debbono indurre a nutrire fondate speranze di cambiamento e ad esprimere il più sentito ringraziamento a quanti quotidianamente si spendono, con abnegazione e per solo spirito di servizio, per liberare il territorio della nostra provincia dal giogo che la fa sprofondare nell’abisso della mafia”.