TRAPANI – «L’operazione della Forestale a Brindisi, contro l’abusivismo nel campo delle rinnovabili, consente di accendere ulteriormente i riflettori su un allarmate fenomeno che in tutte le occasioni pubbliche e istituzionali da tempo ho avuto modo di sollevare» riflette d’Alì non appena ha appreso la notizia giunta dalla Puglia .
«Vi sono zone del Paese – commenta il presidente della Commissione Ambiente – dove l’invasività di impianti di rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico, in questo caso anche come difforme uso di generiche autorizzazioni, e in tanti altri casi su colpevole lassismo degli Enti preposti in assenza di una sana ed accorta programmazione, sta creando irrimediabili danni al paesaggio in termini di alterazione dei siti e di aggressivo consumo del suolo».
«Bene ha fatto il Governo ad eliminare gli incentivi per i nuovi impianti e la Commissione Ambiente del Senato ha altresì sollevato l’attenzione sull’uso improprio degli impianti nelle serre. Bisogna andare oltre, concentrare non solo gli incentivi ma anche le autorizzazioni nelle sole aree già urbanizzate, con preferenza alle produzioni di efficienza energetica industriale, domestica e di quartiere; imporre a Regioni e Comuni, ognuno per la propria competenza e rilevanza, di approntare immediatamente piani energetici chiari che osservino in maniera puntuale le indispensabili cautele e riflettano le effettive necessità energetiche dei territori evitando l’indiscriminato e speculativo uso degli incentivi stessi».