PALERMO. Ci sono cose che sono incomprensibili anche quando ti vengono spiegate bene:la Regione è ultima in graduatoria per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia per effetto di beghe burocratiche. Come si può ben comprendere la Sicilia è il luogo dove, più che altrove, sono concentrati i beni confiscati ma, ironia della sorte, la regione non conta nulla nella decisione delle assegnazioni. Per poter avanzare qualche diritto la Regione deve aspettare che lo Stato e l’Agenzia per i beni confiscati non avanzino diritti sul bene, dopo finalmente e per ultima la Regione può cominciare a reclamare qualcosa, e se mai l’istanza venisse accettata la Sicilia pagherà lo Stato per l’uso dell’immobile come una normale locazione.Tutto ciò non sembra essere la strada migliore per una regione che già la mafia la subisce.La buona notizia è che la conferenza delle regioni ha chiesto un’audizione alle commissioni parlamentari per la modifica del testo governativo:perchè se non cambiano le norme non può cambiare lo stato delle cose. Dunque in un prossimo futuro la Sicilia potrebbe entrare in possesso dei beni confiscati in maniera semplificata.certo tutto questo deve scontrarsi con tempi burocratici lenti e laboriosi ma se qualcuno ha capito il problema forse siamo sulla buona strada anche per risolverlo.