PALERMO. Fabrizio Ferrandelli, 31 anni, bancario e consigliere comunale dell’ormai passata amministrazione comunale Cammarata, si aggiudica le primarie di Palermo. Se le aggiudica battendo Rita Borsellino, simbolo dell’antimafia, sponsorizzata dal segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, da Nichi Vendola, di Sel, e niente meno che da Orlando e Di Pietro, tra i fondatori del partito da cui Ferrandelli proviene, l’Italia dei Valori.
Ferrandelli si aggiudica la vittoria battendo anche gli altri due candidati, Faraone l’unico dei quattro che apparteneva al Pd prima di questa competizione e Monastra, paradossalmente proveniente dal movimento “un’altra storia” di Rita Borsellino. Un incrocio infinito di appoggi, come quello che ha portato Renzi e Gori a sostenere la campagna di “rottamazione” di Faraone a Palermo; o come quello che ha spinto Lumia e Cracolici, che appoggiano il governo Lombardo, a schierarsi con Ferrandelli pur avendo all’interno del proprio partito un candidato altrettanto giovane e promettente.
Logiche di potere, di partito, o per meglio dire di più partiti, probabilmente anche quelli al di fuori della consueta sinistra. La notizia oggi è che il candidato a Sindaco per il Pd sarà Fabrizio Ferrandelli, e c’è già chi non esclude che l’Italia dei Valori si ripresenti con Orlando pur di contrastarlo.