Il consiglio comunale approva il consorzio con Castellammare e Balestrate

ALCAMO – Il consiglio comunale di ieri sera non è sembrato affatto uno di fine mandato. Il punto all’ordine del giorno che ha scaldato maggiormente gli animi è stato quello inserito, con dichiarazione d’urgenza, direttamente dal Sindaco Gicamo Scala, che riguardava l’approvazione dello schema di statuto per la costituzione dell’unione dei Comuni di Alcamo, Balestrate e Castellammare del Golfo. Il Sindaco ha affermato che la votazione di ieri sera avrà sicuramene una valenza storica, considerando il fatto che sono state gettate le basi per la condivisione di servizi tra questi tre comuni e per la gestione del territorio, soprattutto in previsione della paventata abolizione delle province. “Un’associazione che parte dal basso per culminare in un libero consorzio di Comuni – afferma Scala – è una cosa importantissima e porta con sè un enorme valore strategico, soprattutto in vista dei cambiamenti che ci aspettiamo”.

Proprio perchè tanto importante per la città, Ignazio Filippi  ha espresso tutta la sua disapprovazione per la votazione su una delibera così importante, in tempi così rapidi e, soprattutto, per una totale disinformazione alla cittadinanza su una cosa così importante. Secondo Filippi inoltre tale consorzio potrebbe risultare addirittura vincolante per Alcamo, ricordando alcune precedenti iniziative non realizzate per mancanza di volontà di un altro comune (depuratore e canile).  “Io non stò dibattendo sui contenuti della mozione – afferma Filippi -, bensì sull’impostazione che le si stà dando!”. “Leggo inoltre nello Statuto – continua Filippi – che il Comune di Alcamo potrebbe recedere dopo ben tre anni dalla stipula di tale consorzio, facendo di fatto cambiare l’ente di riferimento dei cittadini: non più il Comuna di Alcamo ma il consorzio”.

A tali accuse Scala ha risposto che lo statuto non vincola completamente il consiglio comunale successivo, perchè chi si insedierà a seguito delle immintenti votazioni, potrà anche decidere di non fare nulla, in quanto si devono ancora decidere i servizi che si dovrebbero accorpare. Di conseguenza anche l’impegno finanziario che dovrà essere affrontato.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.