Intervista a Antonino D’Angelo, coordinatore Noi Sud di Alcamo

1) La geografia politica ad Alcamo si presenta frastagliata ed incerta nei confini, come si pone lei davanti a questa situazione?

Ormai da troppo tempo nella nostra Città manca il confronto politico e una sana dialettica, basta vedere cosa succede in Consiglio comunale. Ritengo che gran parte della responsabilità di questo stato di cose, sia da attribuire al direttorio che si è instaurato in questa Amministrazione e soprattutto al suo leader politico che, anche con la complicità di pezzi del centro destra, ha messo il bavaglio a questa Città con un sistema clientelare politico-elettorale che fa leva sui bisogni individuali.

Sono fermamente convinto che Alcamo per le potenzialità che ha, per la sua storia e le sue tradizioni meriti certamente molto di più, è necessario però che i cittadini rinnovino totalmente questa classe politica che peraltro non mostra di avere alcuno spirito di servizio ma che invece è molto attenta alla costruzione delle proprie carriere politiche.

2) Si vocifera di un passo indietro del candidato Orlando, cosa c’è di vero? o sono solo voci?

Franco Orlando è il nostro candidato, è un uomo del popolo, ha entusiasmo e passione politica, e intende mettersi al servizio della nostra Città, conoscendolo non credo che farà alcun passo indietro.
Osservo comunque che la presenza di tanti candidati a Sindaco e la nascita di liste civiche con la presenza di tanti giovani sia certamente un bene per la nostra Città, perché questo vuol dire che la gente si è stancata di chi fa la politica di mestiere e si vuole riappropriare del proprio potere democratico di decidere sulle scelte politiche senza delegare ad altri e senza farsi imporre le scelte dall’alto frutto di accordi di pochi addetti ai lavori.
Ritengo che in queste elezioni amministrative il primo turno con tanti candidati a Sindaco possa essere una sorta di primaria pubblica nella quale la gente avrà finalmente la possibilità di esprimere liberamente la propria preferenza.

3) Voi vi posizionate politicamente nel centrodestra, esso vive momenti di tensione a livello locale e provinciale, quale è la sua posizione?

il nostro è un Movimento di programmi e di territorio, la nostra collocazione politica è dove ci sono programmi di sviluppo, di occupazione e di solidarietà sociale. Certamente le nostre radici cattoliche e le nostre convinzioni etiche ci impediscono di collocarci insieme con la sinistra radicale.
Le tensioni del centrodestra a cui si fa riferimento, a livello provinciale riguardano in parte il dibattito interno al PDL e in parte alla posizione del Terzo Polo ma soprattutto dell’UDC che, in provincia di Trapani, vuole calare dall’alto un’alleanza innaturale con il PD e la sinistra radicale. Questa non mi pare che sia esattamente la volontà dei propri elettori cattolico-moderati che, a parte tutto il resto, certamente si troverebbero in imbarazzo sulle questioni etiche.

4) Ormai sembra certa anche l’alleanza tra PD e Terzo Polo, tra cui l’UDC, di cui fa parte Turano, che sembrava più vicino al centrodestra e invece ….. secondo lei quali sono le ragioni e se ci sono quali le colpe del centrodestra?

l’alleanza di cui si parla ma soprattutto la posizione dell’UDC di cui si accennava prima, su base provinciale vorrebbero farla passare impropriamente come laboratorio politico, unico nel panorama siciliano. Ad Alcamo in realtà, pur avendo ufficiosamente tentato di mettere in piedi delle sinergie, non hanno mai avuto il coraggio di dichiararla pubblicamente perché temono il giudizio degli elettori sia di destra che di sinistra. Sarebbe certamente singolare in questa nostra città un’ammucchiata tra Papania, Turano, Noto, Ciacio e Marrocco, dopo l’era Turano e l’era Papania che cosa sarebbe questo il nuovo che avanza?

5) Alcamo è amministrata da 4 legislature dal centrosinistra e si dice che con il candidato Papania si stia preparando ad un altra legislatura al Governo della Città. Come giudica l’amministrazione Scala e naturalmente come giudica le voci che danno per certa un’altra volta la vittoria del centrosinistra?

Vorrei ricordare che le amministrazioni di centrosinistra ad Alcamo hanno avuto inizio con l’elezione di Massimo Ferrara che è stato eletto con larghi consensi (compreso il mio), nella cosiddetta “primavera alcamese”. In quel periodo tra la gente c’era grande entusiasmo e voglia di cambiamento, ma di quella stagione non è rimasto più niente.

Il mio giudizio sull’Amministrazione Scala certamente non è positivo.

E’ stata un’Amministrazione che si è contraddistinta per l’assenza del confronto e del dibattito politico, per la mancanza di trasparenza e di collegialità.

Questa Amministrazione è sopravvissuta a se stessa in assenza di oppositori facendo leva sui bisogni dei singoli Consiglieri comunali senza peraltro guardare al colore politico e contribuendo concretamente a creare il quadro d’incertezza di cui si accennava prima.

In quest’ultima legislatura il Sindaco Scala si è molto più dedicato a rafforzare la propria posizione in vista della sua annunciata candidatura alle regionali, trascurando i problemi della Città.

Lascia la Città con un deficit di oltre 8 milioni di euro, con un bilancio in dissesto e la violazione del patto di stabilità. Tutto questo naturalmente andrà a danno dei cittadini alcamesi e degli imprenditori che saranno costretti nei prossimi anni a subire un inasprimento della pressione fiscale.

Credo che gli elettori alcamesi trarranno le loro conclusioni quando andranno a votare.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.