XVII giornata della memoria e dell’impegno ad Alcamo (foto)

ALCAMO – Si è svolta ieri mattina, presso il centro congressi Marconi, la XVII giornata della memoria e dell’impegno. Il 21 Marzo, con l’ingresso della primavera, Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, organizza in tutta Italia manifestazioni e incontri, per ricordare tutte le vittime delle mafie dal 1983 ad oggi. Come ricorda Don Ciotti: “fare memoria è un impegno, un dovere che sentiamo di dover rendere a quanti sono stati uccisi per mano della mafia.”

Proprio per questo ieri le scuole di Alcamo hanno partecipato: per fare memoria, ma soprattutto per impegnarsi a dare un contributo per dare un futuro migliore a questa terra da tempo martoriata dal cancro mafioso.

L’incontro si è aperto  con la lettura dei primi nomi delle vittime; a seguire gli interventi dei rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni presenti. Anche il Sindaco Giacomo Scala, il Segretario della CGIL di Alcamo, Giuseppe Favara, e le forze dell’ordine hanno partecipato rivolgendosi ai giovani, ribadendo l’importanza di questa giornata proprio perché c’è bisogno di fare memoria e ricordare che anche ad Alcamo la mafia ha ucciso.

Il Tenente Maria Teresa Levi, della Guardia di Finanza, ha invitato tutti i giovani a cambiare nel segno della legalità. Presente anche la Dott.ssa Antonella Vivona del Commissariato di Alcamo e il Capitano Ruggieri della compagnia dei Carabinieri di Alcamo.

Nella mattinata è stato proiettato un documentario su Pio La Torre, ricordando il suo importante contributo alla lotta contro la mafia. Dobbiamo proprio a lui l’intuizione che ha rivoluzionato il contrasto a tutte le mafie: la legge Rognoni –La Torre, che introduce il reato di associazione mafiosa e il sequestro dei beni, che portarono alle successive modifiche introdotte dalla legge 109 del 1996, in cui si è previsto il riutilizzo dei beni sequestrati per finalità sociali assegnandoli ad enti locali, associazioni o cooperative.

Successivamente gli studenti delle scuole partecipanti, a turno hanno letto le loro ricerche su dei personaggi uccisi dalla mafia: Placido Rizzotto, Giovanni Falcone, Rocco Chinnici, Giuseppe di Matteo, Peppino Impastato, Pippo Fava, i fratelli Asta e tanti altri. Infine, la lettura dei restanti nomi, ancora una volta per non dimenticare ed onorare i tanti martiri che hanno brutalmente perso la vita per mano mafiosa.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.